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Lo sappiamo tutti, con l’arrivo della primavera la natura si risveglia, regalando un trionfo di colori e profumi e paesaggi da cartolina. Lugano non fa eccezione. Le vie del centro sono adornate da splendide e variopinte bordure floreali che ogni anno regalano un nuovo scenario nel quale vivere la città riscaldati dal caldo tepore delle giornate di sole.
Lugano è nel verde, con i boschi delle Prealpi Luganesi coperte da un lato, le acque del Ceresio a riflettere il verde dall’altro. Ma il verde è anche dentro Lugano: all’interno dei suoi confini ospita 48,5 chilometri quadrati di boschi e 18,8 chilometri quadrati di verde urbano, diffuso in tutti i quartieri sotto forma di parchi, giardini, aiuole, prati, viali alberati. Diamo oggi uno sguardo a cinque (altri) parchi cittadini.
Camminando per le strade del centro cittadino l’atmosfera del Natale accompagna ogni nostro passo: luci, suoni e colori si fondono per creare quella magia natalizia che fa tornare tutti bambini. Le prime due settimane di Natale in Piazza hanno portato in città più di 40 eventi, tra proiezioni di film a tema natalizio per adulti, laboratori creativi, spettacoli e racconti per i bambini e animazioni itineranti. Natale in Piazza prosegue fino al 9 gennaio: tanti gli appuntamenti delle prossime settimane, da vivere in tutta sicurezza.
La Città di Lugano ha creato MyLuganoCard, una nuova iniziativa digitale a sostegno delle attività economiche cittadine, in particolare le piccole e medie imprese operanti nei settori del commercio al dettaglio, della ristorazione, dei servizi, delle attività culturali, sportive, formative, del tempo libero, ecc. Sono previste una serie di presentazioni ai partner della LuganoCard e agli interessati.
La Città di Lugano ha lanciato il sito www.culturaesalute.ch che presenta un’ampia selezione della ricca offerta culturale online a livello locale, nazionale e internazionale e che continua ad accogliere nuove proposte. L’intento è quello di accorciare le distanze tra il pubblico, i centri della cultura e gli artisti, mantenendo il dialogo e mettendo in luce quanto la dimensione sociale ed emotiva dell’esperienza culturale sia pregnante anche quando è digitale, in vista dell’imminente apertura delle strutture.