Risorsa basilare per la vita, l’acqua è un bene sempre più prezioso. Come quello Svizzero, il territorio di Lugano è ricco di risorse idriche: tra lago, fiumi, falde e sorgenti le riserve sono numerose e forniscono acqua di ottima qualità. Secondo le Linee di Sviluppo 2018-2028, Lugano è una città attenta all’ambiente e alla qualità urbana; in questa direzione, nel 2020 la Città ha promosso il buon uso dell’acqua con la campagna “L’acqua del rubinetto è buona”. Una campagna realizzata nell’ambito del progetto di valorizzazione del territorio Lugano al verde, Città di Lugano, realizzata insieme ad AIL SA, l’incubatore per la sostenibilità SINC (USI), il Dipartimento della sanità e della socialità del Canton Ticino (DSS) e l’Associazione fontanieri ticinesi (AFT), con l’obiettivo di far conoscere e apprezzare le qualità dell’acqua, e di sensibilizzare la cittadinanza a usarla in modo responsabile.
È interessante scoprire infatti che l’acqua che scorre dai rubinetti presenti sul territorio di Lugano proviene da tre diverse fonti: le sorgenti del Cusello, la falda nel piano del Vedeggio e il lago. Le sorgenti del Cusello, che si trovano sulle pendici del monte Tamaro, dissetano la Città di Lugano sin dal 1894 grazie a un acquedotto costruito in un anno che capta oggi 103 sorgenti e alimenta 19 camere di raccolta. Insieme alle sorgenti della sponda sinistra del fiume Cassarate (Cureggia, Colorino, Pregassona e Nava, Lengina, Meriggio e Costone, Giairora e Rosone) e quelle sorgenti della Val Colla, esse coprono il 18% del fabbisogno idrico di Lugano. C’è poi la falda freatica del piano del Vedeggio: si tratta di un fiume sotterraneo parallelo al Vedeggio, la cui acqua viene captata tramite tubi forati tra 25 e 45 metri di profondità presso Bioggio e Manno, che garantisce il 41% del fabbisogno idrico. Il Ceresio fornisce il 36% di acqua alla rete idrica cittadina: in due punti del lago a 35 metri di profondità – uno nei pressi di Cassarate, l’altro nei pressi di Pian Casoro – l’acqua viene prelevata, filtrata e potabilizzata. AIL ogni anno eroga 13,5 milioni di m3 di acqua potabile, servendo 80’500 abitanti attraverso 500 km di condotte principali.
A dipendenza del quartiere in cui ci si trova, si riceve una miscela di acqua di sorgente, di falda e di lago; ogni quartiere ha quindi un’acqua leggermente diversa per grado di mineralizzazione, durezza, caratteristiche chimiche – in ogni caso, un’acqua di ottima qualità.
Pur essendo l’acqua abbondante e di buona qualità, essa rimane un bene da usare in modo responsabile. Ogni abitante della Svizzera consuma mediamente 142 litri di acqua al giorno per le necessità di igiene personale e domestica (incluse le irrigazioni dei giardini privati). Primo passo per un uso responsabile dell’acqua è bere acqua del rubinetto. Consumare l’acqua del rubinetto è infatti fino a 500 volte più ecologico del bere acqua in bottiglia – la produzione e il trasporto di un litro di acqua in bottiglia necessita di 3.1 decilitri di petrolio; ogni anno 12’000 camion attraversano le Alpi Svizzere per trasportare acqua imbottigliata.
(maggiori informazioni: luganoalverde.ch).
Incontriamo Jean-Claude Golliard, fontaniere dell’AIL, per scoprire maggiori dettagli.
L’acqua che esce dai rubinetti di Lugano arriva dalle sorgenti del Cusello, ma anche dal lago e dalla falda. Come mai tre fonti?
Avere la fortuna di poter contare su fonti d’approvvigionamento diversificate, rappresenta una sicurezza nel garantire, in modo duraturo e costante, l’erogazione di acqua potabile all’utenza. L’aumento demografico e, al contempo, la diminuzione delle portate delle sorgenti sono i fattori che maggiormente incidono sull’impossibilità di coprire l’odierno fabbisogno idrico, basandosi solo ed esclusivamente su quest’unica fonte. Per questo motivo, negli anni, l’acquedotto della città di Lugano è stato ampliato e potenziato con la costruzione di: condotte, stazioni di pompaggio, stazioni di trattamento e serbatoi. Alle sorgenti del Cusello, ultimate nel 1894, si sono infatti aggiunti in successione: il pozzo di captazione di acqua di falda di Manno e di Bioggio e nel 1964 anche la stazione di trattamento di acqua di lago Cassarate. Questi accorgimenti hanno così permesso di captare e collegare tra loro le diverse fonti. Fonti che sono complementari l’una all’altra a seconda delle necessità, siano esse di natura meteorologica che tecnica. Per esempio: è possibile prelevare più acqua dalla falda o dal lago per sopperire alla mancanza di acqua di sorgente dovuta alla siccità.
Qual è il percorso compiuto dall’acqua?
In breve, le acque sotterranee sono parte del ciclo dell’acqua. La ricarica delle falde acquifere avviene da una parte tramite l’infiltrazione delle precipitazioni meteoriche e, dall’altra, attraverso l’infiltrazione nel terreno di corsi d’acqua e dallo scioglimento delle nevi. Ad un certo punto del loro percorso attraverso gli strati del sottosuolo, queste acque ne incontreranno uno impermeabile che ne favorirà l’accumulo e l’eventuale trasporto in superficie dando vita a quelle che vengono chiamate comunemente sorgenti. Se invece le acque rimangono confinate nel sottosuolo si parla piuttosto di falde.
Grazie ad apposite tecniche, le acque sotterranee vengono prelevate e convogliate tramite dei tubi alle stazioni di trattamento dove vengono filtrate e disinfettate con dei raggi ultravioletti. L’acqua potabile viene poi stoccata in serbatoi e distribuita alla popolazione e alle aziende tramite una rete piuttosto articolata di condotte. Per servire quelle zone urbane un po’ discoste, a volte, è necessario l’impiego di stazioni di pompaggio che non fanno altro che convogliare l’acqua dal basso verso l’alto. Di regola, non passa mai più di un giorno dal momento della captazione presso la sorgente fino all’arrivo dell’acqua al rubinetto degli utenti. Questo servizio implica un grande sforzo anche nel garantire la qualità dell’acqua; è per questo che annualmente vengono svolte più di 1300 analisi microbiologiche lungo l’intera rete idrica.
Quali sono le caratteristiche dell’acqua che si beve a Lugano?
Non è semplice etichettare l’acqua distribuita a Lugano. Infatti, come spiegato in precedenza, si tratta di una miscela di più fonti che varia costantemente nel tempo. In linea generale, si tratta di un’acqua dolce e leggermente mineralizzata. Coloro che sono interessati a sapere i valori relativi all’acqua erogata nei diversi quartieri della Città possono consultare il sito www.ail.ch. Ogni azienda distributrice di acqua potabile, infatti è tenuta per legge a comunicare almeno annualmente i valori chimico-fisici e microbiologici dell’acqua distribuita.
I problemi legati alla scarsità d’acqua destano molta preoccupazione. Com’è la situazione attuale? Come è cambiata nel tempo?
La situazione attuale non è delle più rosee; le piogge e il manto nevoso che in passato garantivano la riserva idrica per l’estate, quest’anno non ci sono. Le sorgenti del Cusello, ad esempio, qualche anno fa sono arrivate ad avere una portata massima di 100 litri al secondo, portata che invece lo scorso marzo era di solo 1/4 rispetto al normale. L’evoluzione tecnologica ha dato un grande contributo nel contenere il problema riducendo gli sprechi e mantenendo stabile il consumo d’acqua per abitante. Questo grazie, per esempio, all’installazione di limitatori di flusso ai rubinetti, alla produzione di elettrodomestici a basso consumo sia energetico che idrico, ecc.
L’estate è appena cominciata. Quali sono i suoi consigli per un buon uso dell’acqua?
Pompare l’acqua dal lago alla stazione di trattamento, per poi pomparla nuovamente nelle tubature domestiche, costa energia elettrica. Risparmiare acqua significa anche risparmiare energia elettrica. Alcuni utili consigli per risparmiare acqua (ma anche energia) sono:
– verificare che non ci siano perdite; da un solo lavandino che gocciola possono andar persi fino a 9’000 litri d’acqua all’anno
– chiudere il rubinetto mentre si lavano i denti o durante la doccia
– preferire la doccia alla vasca da bagno; la doccia consuma mediamente 50 litri, risparmiando fino a 100 litri
– controllare che la cassetta del risciacquo del WC non abbia perdite; una valvola difettosa può provocare perdite fino a 50’000 litri l’anno, con CHF 200.- di spese inutili per l’acqua e per le tasse di depurazione
– scegliere rubinetteria a basso consumo, installando riduttori di flusso e miscelatori specifici
– decalcificare i rubinetti o sostituire i miscelatori quando sono calcificati
– utilizzare l’acqua di cottura di pasta, riso, verdure, per innaffiare le piante una volta raffreddata
– una lavastoviglie A+++ avviata a pieno carico con un programma eco, consuma meno del lavaggio a mano
– utilizzare un secchio per lavare, che permette un risparmio notevole a un getto d’acqua corrente
– bagnare il giardino la mattina presto o la sera per rinforzare il manto erboso; l’acqua piovana può essere raccolta e utilizzata per l’orto quando necessario.
La #sfidasostenibile del mese di luglio riguarda l’acqua. Mostraci i piccoli gesti quotidiani legati al buon uso dell’acqua: per partecipare basta seguire @luganosostenibile e @luganoeventi su Instagram, dove nel corso del mese verranno proposte le sfide; fotografare il gesto sostenibile relativo alla sfida scelta, postarla taggando #sfidesostenibili #luganosostenibile #LuganoEventi, e taggare un’altra persona per ispirarla a intraprendere la sfida. Ogni mese verrà estratto a sorte un vincitore, cui seguirà un grande sorteggio a conclusione del concorso per il premio finale.
Maggiori informazioni: luganosostenibile.ch