“Dal talco al diamante” – Intervista ai mohs.

mohs. è un quartetto jazz nato nel 2017 e composto da Zacharie Ksyk (tromba), Erwan Valazza (chitarra), Gaspard Colin (basso elettrico) e Nathan Vandenbulcke (batteria). I mohs. compongono musica che si muove nel jazz contemporaneo, incorporando influenze dall’Hip hop e dall’elettronica – suonano il 20 marzo allo Studio Foce nel contesto della rassegna Raclette.
14 Marzo 2023
di Silvia Onorato
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mohs.

Siete quattro musicisti con carriere indipendenti. Come vi siete conosciuti? Come avete deciso di suonare insieme?
Ci siamo incontrati alla Haute École de Musique di Losanna. All’origine del gruppo mohs. c’è il desiderio del trombettista Zacharie Ksyk e del chitarrista Erwan Valazza di creare un proprio universo musicale. Per farlo, hanno incluso i talentuosi Gaspard Colin al basso, e Nathan Vandenbulcke alla batteria. Quello che suoniamo è un misto di jazz contemporaneo, di elettronica e di musica improvvisata con influenze di folk e minimalismo ripetuto.

Minerali e sogni: come si relazionano a mohs.?
Il nome del gruppo si ispira alla scala Mohs, che classifica la durezza dei minerali. La nostra musica, tra scrittura e improvvisazione, è come se spaziasse dal talco al diamante: trae ispirazione dai vivi e contempla le forze che ci circondano, attraverso texture ossessionanti e melodie organiche. Ci piace pensare che il nostro suono inviti al sogno.

Citate come influenze Hip hop e minimalismo. Come si condensano nella vostra musica?
L’Hip hop e il minimalismo della musica elettronica sono qualcosa con cui siamo cresciuti ed evoluti; le loro influenze sono presenti sia in modo consapevole che inconsapevole. La ricerca di un fraseggio che navighi tra il binario e il ternario si può riconoscere nei groove di batteria; il minimalismo e la ripetizione sono presenti nell’uso di sintetizzatori e degli effetti a pedale. 

Che ruolo ha l’improvvisazione nella vostra musica?
Diverse sono le forme di improvvisazione nella nostra musica. Si può trovare, come nel jazz tradizionale, delle parti solistiche di tromba o di chitarra. Ma la nostra scrittura lascia spazio all’improvvisazione nell’interpretazione: nonostante una struttura predefinita, un brano non verrà mai suonato esattamente nello stesso modo in un concerto o in un altro.

Quali sono i vostri prossimi progetti?  
Il nostro nuovo album, “Mirage”, uscirà il 31 marzo e sarà disponibile su tutte le piattaforme, su CD e su vinile. Nei prossimi mesi pubblicheremo diversi video musicali. Questo album è l’inizio di nuove collaborazioni – come per esempio il brano “Heartbreaker” con Fang the Great. La band sta pensando ad altri ospiti per il futuro.

I mohs. suonano allo Studio Foce il 20.03 alle 21:00 nel contesto della rassegna Raclette.
Maggiori informazioni: foce.ch

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