Hedi Mertens, la logica dell’intuizione

Dal 2 aprile al 15 ottobre presso la sede di Palazzo Reali il MASI ospita “Hedi Mertens, la logica dell’intuizione”. Il progetto espositivo, curato da Francesca Benini e Arianna Quaglio, restituisce al pubblico l’opera e la singolare storia di una artista che partendo da una profonda conoscenza teorica ha trovato in Ticino le condizioni favorevoli per applicarla e sviluppare la propria arte.
03 Aprile 2023
di Silvia Onorato
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Hedi Mertens, "Sviluppo verticale di quadrati decrescenti in evoluzione II", 1963-1964/1969, olio su tela
Hedi Mertens, “Sviluppo verticale di quadrati decrescenti in evoluzione II”, 1963-1964/1969, olio su tela

Hedi Mertens (Gossau, 1893 – Carona, 1982) è una artista dal percorso di vita ricco di esperienze e incontri eccezionali, in Svizzera e all’estero. Negli anni ’30 la sua casa nella periferia zurighese era infatti punto di ritrovo per intellettuali ed esponenti dell’arte concreta. Mertens nutrì inoltre un grande interesse nei confronti dell’India, paese in cui viaggiò per due anni prima di trasferirsi in Ticino nel 1952. Proprio in Ticino nel 1960 riprese a dipingere con costanza, unendo la formazione pittorica classica ricevuta in gioventù con le frequentazioni con l’arte concreta. In vent’anni Hedi Mertens ha realizzato un corpus di opere da cui si sprigiona l’energia di un lavoro giovanile, in piena armonia con i principi dell’arte costruttivo-concreta svizzera – corpus di cui l’esposizione propone 30 dipinti, allestiti in collaborazione con Museum Haus Konstruktiv di Zurigo e accompagnati da lettere, documenti e testimonianze.

Hedi Mertens, "Nove gruppi di quadrati articolati cromaticamente, accentuati in verticale e orizzontale", 1970, olio su tela
Hedi Mertens, “Nove gruppi di quadrati articolati cromaticamente, accentuati in verticale e orizzontale”, 1970, olio su tela


Le analisi e le teorie compositive assimilate da Mertens grazie allo scambio di idee con artisti e intellettuali vicini all’astrattismo e all’arte concreta svizzera sono rievocate nella mostra da alcune opere puntuali dei quattro principali esponenti dell’arte concreta zurighese: Richard Paul Lohse, Max Bill, Camille Graeser, Verena Loewensberg. Hedi Mertens riprende e indaga alcuni fondamenti dell’astrazione geometrica: il quadrato permette nella sua forma assoluta di coniugare la logica di infinte possibilità combinatorie con la libertà dell’artista, governata dalla sua intuizione personale; un approccio che si riflette nella scelta dei colori, dove contrasti e accostamenti cromatici sono guidati dalla sensibilità individuale. Nella fase finale della sua ricerca artistica, Hedi Mertens adotta uno stile più personale: il linguaggio si fa più lirico, la tavolozza più fredda; prevalgono sfondi bianchi, evocativi di una atmosfera meditativa che rispecchia il periodo trascorso dall’artista in Ticino.

“Hedi Mertens, la logica dell’intuizione” è dal 02.04 al 15.10 al MASI, Palazzo Reali.
Maggiori informazioni: masi.ch

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