Unpublished Photo è il concorso fotografico che dal 2018 seleziona e premia fotografi under 36 da tutto il mondo. Quest’anno la giuria internazionale presieduta dal fotografo tedesco Hans Georg Berger ha ricevuto 160 candidature di fotografi provenienti da 35 paesi, che hanno realizzato i loro progetti in totale libertà per tematiche e tecniche scelte. Quattro i premiati della terza edizione: Khanh Bui Phu (Vietnam, 1987) e Mouneb Taim (Siria, 2001), primi premi ex aequo; Avinash Mishra (India, 1999) e Li Zhang (Cina, 1987), terzo posto ex aequo. Il premio speciale di Artphilein Editions di Lugano, la pubblicazione di un volume monografico, è stato assegnato a Khanh Bui Phu.
Khanh Bui Phu (Vietnam, 1987) presenta il progetto “Vivere da nomadi in un ecosistema acquatico”, risultato di quattro anni di attività di ricerca e lavoro etnografico volto a documentare la vita di pescatori nomadi sul lago Tuyen Lam. Le sue poetiche immagini, suggestive di un’armonia della vita rurale, nascondono un messaggio di denuncia sociale: da un lato, il lago immortalato è in realtà un bacino artificiale creato con l’intento di sfruttare l’ambiente; dall’altro, l’esistenza dei pescatori è relegata ai margini della società, tanto precaria quanto le grandi reti che utilizzano per il loro sostentamento. La guerra civile in Siria è invece tema del portfolio di Mouneb Taim (Siria, 2001). Fotografo autodidatta, cattura il vissuto della popolazione con grande profondità, cogliendo il forte desiderio di vivere nonostante la devastazione e la remota possibilità di ricostruzione. Il portfolio “Appunti di guerra” testimonia le tracce di umanità presenti in mezzo a distruzione e macerie: lampi di creatività, gesti di solidarietà, episodi di coraggio, come pure momenti di desolazione.
Avinash Mishra (India, 1999), grafico di professione, esprime l’amore per il proprio paese attraverso un ampio studio fotografico degli eventi religiosi e culturali dell’India. Nel portfolio “L’impero dei colori” esposto a UP21, raffigura attraverso il bianco e nero la massa umana che partecipa al festival di Holi, la tradizionale festa dei colori che celebra l’amore e l’arrivo della primavera. Il cinese Li Zhang (1991) presenta il portfolio “Quand’ero bambino”, lavoro sperimentale che rivisita il legame con le proprie origini, un tema ricorrente nelle culture orientali. In esposizione fotografie analogiche scattate dal nonno, che Li Zhang ha scansionato e rielaborato creando sovrapposizioni ed effetti visivi che invitano lo spettatore a compiere a sua volta un lavoro sulla memoria.
I quattro giovani talenti danno una personale espressione all’ideale di fotografia quale “scultura sociale” proprio di Hans Georg Berger, presidente della giuria di UP21 a cui il MUSEC sta dedicando una esposizione retrospettiva intitolata “La disciplina dei sensi”. 145 fotografie in bianco e nero per esplorare una carriera di quasi cinquant’anni che ha posto al centro l’indagine per l’identità personale e culturale. Soggetti di Berger sono la relazione con lo scrittore francese Hervé Guibert, la dimensione sociale degli abitanti di Rio nell’Elba, dove Berger ha creato una comune di artisti, mantenendo uno sguardo particolare sulla spiritualità: lunghi viaggi in Oriente hanno reso Berger privilegiato conoscitore del Buddhismo del Laos, appena dopo la riapertura del paese negli anni ’90, come delle scuole della sapienza coranica in Iran.
L’esposizione UP21 è visitabile al MUSEC dal 23 settembre 2021 al 27 febbraio 2022.
Maggiori informazioni su musec.ch