Ensi (IT, 1985) è icona del freestyle e punto di riferimento per l’Hip hop italiano. Torinese di nascita e milanese di adozione, dal 2003 con Raige e Rayden fa parte dei OneMic, con cui nel 2005 pubblica “Sotto la cintura”. Nel 2008 Ensi autoproduce e pubblica il primo album solista, intitolato “Vendetta”. Nel marzo del 2011 viene pubblicato dalla Doner Music il secondo album degli OneMic, intitolato “Commerciale”. Nel 2012 vince MTV Spit e pubblica il secondo album da solista “Era tutto un sogno”, per l’etichetta Tanta Roba di Gué Pequeno e DJ Harsh. Nello stesso anno si esibisce con Samuel agli MTV Hip Hop Awards e vince il premio come Best Freestyler. Nel 2014 pubblica il terzo album, “Rock Steady”, e recita come narratore nel documentario di Enrico Bisi “Numero zero – Alle origini del rap italiano” nella parte del narratore. Del 2017 è il quarto album, “V”, del 2019 il quinto “Clash”. Nel 2020 pubblica il primo EP di una trilogia, intitolato “Oggi”; il secondo capitolo, “Domani”, è uscito nel novembre 2021. 6 brani prodotti da Crookers in cui rime e suono elettronico esprimono la forte identità di Ensi.
Ci racconti la genesi del nuovo EP “Domani”? Come ha influenzato la produzione di Crookers?
Crookers è stato da sempre il primo nome al quale ho pensato per questo EP. “Domani” è fortemente influenzato dalla sua presenza. Io e Phrà avevamo già collaborato in diverse occasioni e sapevo che sarebbe stato il producer con la giusta visione e con i giusti ingredienti per cucinare questo progetto. Crookers ha ricoperto quasi un ruolo di art director musicale, spesso mi ha indirizzato su una produzione piuttosto che un’altra e questo ha favorito la freschezza e la varietà del progetto. L’EP avrebbe potuto prendere diverse direzioni musicali, lui è stato molto bravo a miscelare il sound facendo risaltare le mie skills al microfono. Ci sono sample ricercati e usati in maniera mai banale, batterie da una tonnellata l’una, richiami classici ed elementi molto moderni. In più il trattamento di mix e master è stato fondamentale per ottenere un sound così estremo e personale. Direi che i meriti sono assolutamente da dividere per due.
“Domani” segue “Oggi”, secondo capitolo di una trilogia sul tempo. Come hai scelto questo tema?
Il concept sul tempo non è così didascalico nelle liriche degli EP, è più un fil rouge concettuale che collega i capitoli fra loro. “Oggi” aveva come caratteristica il fatto che i producer fossero tutti di almeno una generazione successiva alla mia, quindi non il sound del momento inteso come trend, ma il sound di “oggi” che preferisco. Per “Domani” volevo una visione futuristica e inaspettata di me e mettermi nelle mani Crookers è stata la scelta migliore. L’idea della trilogia era nata già durante il tour di “Clash” nell’estate del 2019 e avrei voluto svilupparla tutta nel corso del 2020. Purtroppo la pandemia ha fatto dilatare le tempistiche e anche l’uscita del terzo capitolo ne ha risentito, lo avevo previsto per l’estate ma uscirà invece più avanti. Direi che il concept del tempo è quasi una maledizione in questo momento storico. Ma forse proprio per questo assumerà più significato alla fine di tutto.
Tante le collaborazioni presenti in “Domani”, ce ne parli?
Come credo di aver sempre fatto nei miei lavori, le collaborazioni non sono mai scontate o dettate meramente da strategie di mercato e non cerco mai di riproporre le stesse “combo” nel breve periodo. Cerco di coinvolgere le persone che ritengo più giuste, senza badare al gap generazionale o al livello di celebrità, penso principalmente al risultato artistico. Le collaborazioni in un EP di solo sei tracce non potevano essere tantissime ma sono secondo me giustamente calibrate. Invitare Nex Cassel, Louis Dee e Nerone in “Bad Boys” è stato davvero naturale, siamo amici da tempo con tutti loro e sono dei veri killer al microfono. Silent Bob è l’unico con il quale non avevo un rapporto di amicizia radicato, lui fra i nuovi è sicuramente destinato a durare. Ci siamo conosciuti nei mesi di lavorazione dell’EP e ci siamo capiti e trovati da subito, è stato immediato collaborare. Ne è nata una bella amicizia e la traccia “Mai” che a mio avviso è uno street banger come pochi.
Il tuo è un domani di speranza o di disincanto?
È un mix fra le due cose. Più equilibrato sulla speranza perché sono anche genitore e non posso vedere il futuro in maniera totalmente distruttiva, ma sono anche conscio che stiamo vivendo un momento davvero delicato. Le mie paure sono “sane” non mi faccio mangiare dalle preoccupazioni. È un po’ il discorso che faceva Mickey a Rocky Balboa sulla fifa.
Ci puoi anticipare qualcosa del terzo capitolo della trilogia?
Che purtroppo come vi dicevo non uscirà a breve come pensavo. Quest’anno è ripartito tutto all’impazzata e tante cose che erano dormienti si sono svegliate all’improvviso…. avrò tantissime cose che mi terranno occupato e voglio lavorare a questo capitolo conclusivo con la giusta dedizione.
Ad aprile sarai a Lugano per la prima data del tour. Cosa può aspettarsi il pubblico?
La Swiss sarà teatro del mio ritorno sul palco dopo due anni… si devono aspettare la versione migliore di me. Non vedo l’ora!
Ensi presenta “Domani” allo Studio Foce il 22.04. In apertura, Big Bang Family & Nx e LESTER.
Maggiori informazioni su foce.ch
Ensi a Lugano
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