Creato all’inizio degli anni ’90 da Filippo Arcelloni, Mauro Mozzani, Franco Sartori e Rolando Tarquini, “Viaggio organizzato plus” è lo spettacolo più rappresentato della compagnia Manicomics Teatro. “Viaggio organizzato” tratta della voglia di viaggiare: partire da un affollato aeroporto per arrivare su un’isola deserta, mescolando quotidianità a eventi straordinari, il tutto raccontato da un linguaggio di poche parole, semplice e creativo. Incontriamo Rolando Tarquini, attore e regista che ha co-creato lo spettacolo.
Uno spettacolo ispirato al viaggio. Perché, e quali aspetti del viaggio vengono portati in scena?
Quando abbiamo creato questo spettacolo abbiamo scelto di considerare tutti gli aspetti dei viaggi organizzati, immedesimandoci e dando una chiave comica a tutte le diverse circostanze legate a essi. Nello spettacolo partiamo da un aeroporto e arriviamo su un’isola deserta; per farlo, attraversiamo diverse situazioni, dal caos dell’aeroporto, a un museo, passando per biglietterie e città – situazioni di cui emergono i caratteri parodistici, grotteschi, surreali. Un viaggio che riflette anche lo stato emotivo dei protagonisti – stato emotivo che vivono insieme e che si svela gradualmente durante lo spettacolo.
Destinazione dei tre protagonisti è un’isola deserta. Cosa suggerisce un viaggio verso un luogo remoto?
I nostri spettacoli prendono come spunto situazioni vicine e riconoscibili da tutti. In questo caso, lo spunto è la voglia di evadere che fa parte di tutti noi: evadere dalla quotidianità, lasciarsi alle spalle il “solito”. Intraprendere un viaggio comporta anche una trasformazione, composta di diverse fasi: prepararsi per il viaggio, scegliere il giusto abbigliamento, mettersi in moto verso qualcosa di ignoto. Abbiamo scelto come destinazione un’isola deserta proprio per identificare qualcosa di sconosciuto, rimasto ancora tale – oggi purtroppo di ignoto è rimasto ben poco.
Uno spettacolo di molte situazioni e poche parole. Quali sono le maggiori sfide del comunicare la comicità attraverso il linguaggio non verbale?
Comunicare la comicità attraverso il linguaggio non verbale è stato lo stimolo di tutta la nostra ricerca teatrale e artistica. Le sfide sono tante: con la parola si arriva direttamente all’intelletto delle persone, colpendo quindi meno la sensorialità. Cercare una modalità di “parlare senza usare la parola” porta a una comicità di situazioni visive e di movimento, che pur mantiene qualche sonorità ma comunque meno legate alla sfera razionale. Oltre ai gesti, in scena ci sono molti oggetti usati in modo non convenzionale, lasciando ampio spazio alla fantasia. Infine, in alcuni momenti dello spettacolo scendiamo tra il pubblico ed entriamo in contatto con gli spettatori.
“Viaggio organizzato” è uno spettacolo nato quasi trent’anni fa. Quali sono stati i cambiamenti nel corso degli anni?
Se dal punto di vista dello spettacolo non ci sono stati cambiamenti sostanziali, per altri aspetti ve ne sono stati. In primo luogo, si sono susseguite diverse equipe a portarlo in scena. Quando è nato ero in scena in una versione a quattro con il mio collega Mauro Mozzani (attualmente in tournée con il Cirque du Soleil), Filippo Arcelloni e Franco Sartori. Nel corso degli anni, poiché lo spettacolo incontrava sempre il piacere del pubblico, abbiamo continuato a metterlo in scena, portando il numero dei protagonisti a tre e mutuandolo sugli attori che lo interpretano di volta in volta – la versione più recente vede Matteo Ghisalberti, Paolo Pisi e Agostino Bossi. Nel corso degli anni sono cambiati i costumi, ci sono state alcune variazioni di scene e modifiche artistiche. Nonostante ciò, vediamo lo stesso spettacolo di trent’anni fa, aperto a tutti e che si rivolge a un pubblico eterogeneo per età, provenienza sociale e culturale. Uno spettacolo che ha ricevuto diversi premi internazionali esteri (Festival di Almada in Portogallo e Festival di Haifa in Israele), e che, non facendo uso della parola, può essere letto a diversi livelli di età e di cultura.
Cos’è per lei il surreale?
Non è mai facile dare una definizione di surreale. Se dovessi darla, penserei a qualcosa che, quando si manifesta, crea come un piccolo cortocircuito nella testa. È qualcosa che guardi, teoricamente non dovresti crederci tanto, ma è proprio lì davanti a te che si fa vedere e che supera la realtà. E che ha origine quando lasciamo spazio alla nostra fantasia.
“Viaggio organizzato plus” è in scena il 28.08 alle 21:00 presso il Boschetto del Parco Ciani nel contesto della stagione estiva.
Maggiori informazioni: luganoeventi.ch
“Il potere del gesto” – Intervista a Rolando Tarquini, attore e regista
“Viaggio organizzato plus” è uno spettacolo di movimento e di clown teatrale della compagnia Manicomics Teatro, che andrà in scena il 28 agosto presso il Boschetto del Parco Ciani. Incontriamo Rolando Tarquini, attore e regista che ha co-creato lo spettacolo.
25 Agosto 2022
—
di Silvia Onorato
Salva nei preferiti
Salvato
Condividi: