Intervista a Filippo Colombo, ciclista di fondo

Oggi conosciamo Filippo Colombo (CH, 1997), ciclista di fondo. Convocato in nazionale in seguito alla sua vittoria nel 2014 nella categoria Juniores ai Campionati Svizzeri, ha conquistato negli anni successivi le medaglie d’argento ai Campionati Europei e nella Coppa del Mondo (stagione 2018/19).
07 Settembre 2021
di Maddalena Moccetti
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Filippo Colombo

Eletto miglior sportivo ticinese nel 2019, Filippo oggi corre per il Team Absolute Absalon nella categoria Men Elite, è arrivato settimo ai Mondiali tenuti in Austria a ottobre 2020 e terzo ai Campionati europei di cross-country a Novi Sad (Serbia) nell’agosto 2021.

Ciao Filippo, grazie mille per esserti reso disponibile per questa intervista, è bello conoscerti. Vorrei partire da una domanda molto semplice: com’è nata la tua passione per la mountain bike, come sei entrato in quel mondo?
La passione per la mountain bike è nata da bambino, seguendo un po’ le ombre di mia mamma e i miei fratelli più grandi. Poi, all’età di 10 anni cominciai a correre le prime gare di ciclismo su strada, all’epoca in Ticino non vi erano vere e proprie gare di MTB. Qualche anno dopo, Ticino Cycling introdusse il kids tour, dove tutti i giovani ciclisti ticinesi dovevano cimentarsi in gare di tutte le discipline, fu così che mi avvicinai alla MTB. Una volta finite le categorie scolari, nel 2012, si trattava di fare una scelta su quale disciplina specializzarsi, così insieme al Velo Club Monte Tamaro e soprattutto grazie all’impulso di Daniele Zucconi, creammo un team incentrato solo sulla MTB. Da quel momento fino ad oggi è stata una continua progressione, sia per me come atleta che per il Velo Club Monte Tamaro.

In contemporanea alla tua carriera sportiva, hai anche conseguito la maturità. Come sei riuscito a conciliare studio e sport durante il liceo?
Gli anni del liceo sono stati sicuramente i più impegnativi, i momenti di stress non mancavano. Con un po’ di organizzazione però sono riuscito a conciliare le due cose.

Hai ripreso da poco sia gli allenamenti che l’attività agonistica, dopo la pausa forzata dovuta al Covid. Come hai vissuto quel periodo e com’è stato ricominciare?
All’inizio i momenti di frustrazione non sono mancati, poi però sono riuscito a prendere il confinamento nel modo giusto e ho riscoperto il puro piacere di andare in bicicletta senza pensare alle competizioni. Da questo punto di vista il lockdown mi ha quasi aiutato.

Ad oggi, qual è stato il momento più bello ed emozionante della tua carriera?
La vittoria in coppa del mondo a Lenzerheide del 2019 rimarrà sempre nella mia memoria.

Quali sono le tue passioni e i tuoi interessi, oltre allo sport?
Può sembrare strano, ma le mie passioni altre al mio sport sono: fare altri sport. Mi piace moltissimo andare in montagna e fare gli sport che la montagna permette in ogni stagione. Ammetto però che mi fa anche estremamente piacere frequentare amici e parenti.

Cosa consiglieresti a qualcuno di molto giovane interessato a praticare il tuo sport a livello agonistico?
Consiglierei innanzitutto a chiunque di provare la MTB, soprattutto perché abbiamo un territorio che è grandioso per questo genere di attività. Ad un giovane che ambisce a fare della MTB la sua professione consiglierei di cercare sempre il divertimento e il puro piacere di andare in bicicletta prima di ogni altra cosa.

Che piani hai per il futuro, e quali sogni?
Il sogno, come praticamente per ogni sportivo, è quello olimpico.

Qualche domanda per conoscerti meglio
Libro o film?
Film.

Vacanza ideale?
Sardegna con amici.

Che superpotere vorresti avere?
Poter viaggiare nel tempo.

Uno sport che non sopporti?
Ci sono sport che apprezzo di più di altri, ma non odio nessuno sport.

Dove passeresti una bella domenica di sole in Ticino?
Sul Monte Tamaro.

E una serata con amici?
Al tavolo di un grotto.

Film preferito di sempre?
Fight Club.

Ultimo libro letto o significativo per te?
Il profumo, Süskind.

Una canzone che non ti stancheresti mai di ascoltare?
Miami, Will Smith.

Per concludere, hai una citazione preferita?
“Non mollare mai”

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