Intervista a Giovanni Frondoni, fotografo e videomaker

Giovanni Frondoni, giovane ragazzo ticinese nato nel 1995, ha sempre sviluppato un forte interesse verso la fotografia. Lo scatto di immagini non solo rappresenta per lui una passione, ma è sinonimo di momenti passati a contatto con la natura; un modo concreto per ritrovare se stesso. Dopo aver concluso gli studi a Lugano, ha seguito la sua vocazione e ha iniziato a fare ciò che più lo emoziona. Da qualche anno, alla fotografia, ha accostato anche la professione di videomaker.
14 Settembre 2021
di Vittoria Venturini
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Giovanni Frondoni

Ciao Giovanni. Ti ringrazio per la disponibilità mostrata quest’oggi. Inizierei chiedendoti di parlarci di te, il tuo percorso di formazione e professionale.
Grazie Vittoria per la bellissima introduzione. Come hai già anticipato tu, sono nato nel 1995 nella bellissima Lugano. Nasco creativo e con tanti sogni da realizzare… Un po’ anima della festa e un po’ eremita della montagna. Trascorro un’infanzia e un’adolescenza assolutamente normale e, come molti, senza sapere che cosa avrebbe riservato per me il futuro. Solo durante il mio servizio militare, svolto tra i paesaggi pittoreschi della Svizzera tedesca, ho deciso che avrei frequentato una vera e propria scuola di arti visive. Da quel momento in poi, è stata tutta una scoperta e un’avventura fatta di alti e bassi, ma ad oggi posso ritenermi davvero soddisfatto per alcuni traguardi professionalmente importanti che sono riuscito a raggiungere.

Cosa ti ha ispirato e portato a fare il fotografo?
Ho cominciato ad occuparmi di fotografia molto presto, quando avevo appena 11 anni, grazie alla mia primissima macchina fotografica compatta ricevuta in regalo da mio nonno. La curiosità mi ha permesso di sperimentare e mi ha spinto a fotografare davvero di tutto: dal gatto sulla strada, agli amici del parco, fino al paesaggio che passava fuori dal finestrino della macchina durante i viaggi con i miei genitori. Da allora, non ho mai smesso di catturare emozioni, bellezza e attimi nei miei scatti.

Da qualche tempo hai iniziato anche a fare il videomaker. Cosa ti ha portato ad allargare i tuoi orizzonti?
Anche in questo caso la curiosità. Ho cominciato grazie ad un amico già nel settore, che ha saputo trasmettermi la sua passione per i video e da quel momento non mi sono più fermato. Raccogliere emozioni e trasmettere esperienze attraverso la sinergia di suono, immagini e speciali effetti di montaggio mi emoziona sempre.

Qual è la tipologia di video che ti piace di più registrare?
Domanda molto difficile… direi tutti! Ogni video ha il suo perché e nasconde le proprie emozioni. È difficile scegliere. Amo cogliere la potenzialità di una ripresa in tutte le sue sfaccettature, dal dettaglio più piccolo alla ripresa più ampia registrata con il drone.

Immaginiamoci uno scenario nel quale ti ritrovi di fronte ad una persona che non sa cosa sia la fotografia. Come gliela descriveresti a parole?
Senza contare l’etimologia della parola, le direi che la fotografia è l’arte di saper cogliere un momento preciso in maniera più intensa di quanto si possa fare ad occhio nudo: vedere e scegliere il soggetto, l’inquadratura, la luce, le forme sono solo una piccola parte del lavoro del fotografo, il resto è creatività e passione.

Ho notato che nei tuoi lavori tendi a fotografare spesso lo stesso soggetto: la natura. Come mai questa scelta?
Non potendo pubblicare mai gli altri lavori dei miei clienti per motivi di privacy, la natura risulta essere spesso uno dei miei soggetti preferiti. Questo perché anche nel mio tempo libero colgo l’occasione per esplorare i dintorni con la mia macchina fotografica. Sono sempre alla ricerca di qualche scorcio particolare o qualche panorama mozzafiato…

Da cosa nasce un progetto?
Comincia tutto da un’idea, che piano piano si fa spazio nel mio obbiettivo. Da li lavoro per svilupparla al meglio secondo le mie esigenze, studiando e cercando di renderla più fedele possibile a ciò che mi ero immaginato.

Qual è il progetto realizzato di cui ti consideri più fiero?
In realtà, ogni progetto che seguo porta con sé le proprie soddisfazioni, sapere di clienti che si emozionano alla consegna del progetto mi rende sempre molto fiero, perché so di aver fatto centro e compiuto bene il mio lavoro.
Sicuramente il progetto che mi rende più fiero in assoluto è quello con Energy Vault, una Start-Up svizzero-americana per la quale mi sto occupando di tutta la documentazione dello sviluppo del progetto, lavorando anche spesso a stretto contatto con i media, emittenti televisive e testate giornalistiche di fama mondiale e internazionale.

Che consiglio daresti ad un giovane ragazzo desideroso di intraprendere la tua stessa professione?
Di provare e riprovare a scattare o registrare secondo quello che prova e sente. Ormai tutti abbiamo un telefono dotato di fotocamera e basta quello per cominciare a creare contenuti video e fotografici. L’importante è non farsi abbattere dai risultati mediocri che si ottengono all’inizio, ma continuare a migliorarsi giorno dopo giorno, approfondendo la propria tecnica e passione.

Qual è la più grande difficoltà riscontrata nel tuo ambito?
Se parliamo di situazioni concrete, probabilmente quella volta che per un imprevisto dell’ultimo minuto ho dovuto gestire da solo la parte audio, la parte video e la parte di illuminazione di un set per un’intervista molto importante con una televisione internazionale.
Se stiamo invece parlando di difficoltà professionali, sicuramente direi quella di trovare la fiducia dei primi clienti che hanno voluto credere nelle mie capacità, nonostante fossi ancora alle prime armi.

Pensi che Lugano sia una città che offre buone opportunità per giovani fotografi?
Sì, Lugano è una città piccola, ma che in ambito artistico e culturale si sta muovendo molto: le opportunità ci sono, bisogna solo trovarle o crearsele con un po’ di iniziativa e voglia di fare.

Se potessi introdurre qualcosa di innovativo nella città, cosa proporresti?
Sempre restando nel mio ambito, mi piacerebbe creare un centro, che funga da punto di riferimento per tutti i professionisti che si occupano di contenuti digitali e non, in ambito artistico: dal fotografo, al grafico, fino al web designer. Un polo del genere faciliterebbe le collaborazioni e darebbe il via a molti nuovi progetti: ci sto già lavorando ed è solo questione di tempo.

Fotografo preferito?
Sebastião Salgado: sicuramente, con le sue foto è sempre riuscito a trasmettermi qualcosa e mi ha influenzato su alcune scelte stilistiche.

Frase motivazionale preferita?
Difficile sceglierne una. Direi la celebre frase di Steve Jobs: “Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione”. Sembra la classica frase scontata, ma ha grande profondità.

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