Ciao Ludovico, grazie mille per esserti reso disponibile per questa intervista, è bello conoscerti. Ti andrebbe di raccontarci come è nata la tua passione per la vela?
Da piccolo vedevo mio fratello maggiore che andava in barca e, per provare anch’io, mi ero iscritto ad un corso estivo al Circolo Velico Lago di Lugano. L’ambiente e il contesto mi sono piaciuti tantissimo e così sono andato avanti.
In contemporanea alla tua carriera sportiva, stai frequentando il liceo che ti permetterà di ottenere la maturità federale. Come riesci a conciliare studio e allenamenti, come sono organizzate le tue giornate?
Rispetto a molti miei amici e compagni che praticano hockey o calcio, io mi alleno prevalentemente il mercoledì pomeriggio e il weekend, e un allenamento in acqua dura dalle 2 ore e mezza fino anche alle 5 ore (a dipendenza dell’intensità del vento). Gli altri giorni della settimana vado in palestra o in bici in modo da allenare più specificamente la parte fisica. Per questo motivo il tempo per studiare va cercato in ogni altra ora libera, sia essa durante la pausa pranzo o dopo la scuola. Sono sforzi che vanno fatti per avere dei buoni risultati sia a scuola sia nello sport.
Tra scuola e sport, di tempo libero ne hai poco, per vedere gli amici o dedicarti ad altro. Ti capita mai di sentirti diverso dai tuoi coetanei?
Diverso no, più che altro talvolta quando i miei amici escono insieme, ed io sono o ad allenamento o a casa a studiare c’è un po’ di “gelosia”, ma passa.
L’estate scorsa sei diventato vicecampione del mondo: come hai vissuto questa esperienza?
È stata un’avventura unica per tanti motivi. Sei mesi prima avevo cambiato barca passando dagli Optimist al Laser e le prime sensazioni erano positive, ma certo non mi aspettavo tanto. Vero però è che mi ero allenato moltissimo durante l’estate. Il Campionato del Mondo si svolgeva a Kingston, sul lago Ontario (Canada) ed era su sei giorni. I primi giorni di regata erano andati discretamente e poi ho incominciato ad inanellare piazzamenti ogni giorno migliori. Mi ricordo che avevo l’adrenalina a mille, tanto che avevo chiesto alla mia famiglia, che mi aveva raggiunto a Kingston verso metà regata, di “lasciarmi stare” fino all’ultima prova – a stento ci vedevamo. Poi però, alla premiazione, erano tutti lì, e per me è stato veramente il massimo.
Quali sono le tue passioni e i tuoi interessi, oltre allo sport?
Direi che oltre allo sport mi piace molto lo sport! Seguo in televisione o dal vivo molti sport diversi quali hockey e basket – forse perché sono sport di squadra dove, rispetto alla vela, è veramente il team a fare la differenza. E comunque, oltre la vela, pratico anche sci, snowboard, bici e quando posso immersioni.
Consiglieresti a qualcuno di molto giovane la tua carriera? Quali consigli daresti?
Assolutamente sì, poiché praticare sport a livello agonistico ti insegna moltissimo. Oltre ad imparare a gestire lo stress e al rigore che è necessario negli allenamenti per ottenere dei risultati, ho avuto l’occasione di conoscere tante persone, con cui in gran parte sono ancora in contatto oggi. La cosa più difficile è trovare lo sport giusto e quindi il mio consiglio e di provarne più di uno per scoprire quello giusto. Non per forza quindi la vela, ma anche altro. In più, se hai la voglia di migliorare, ogni giorno diventa anche più bello e divertente.
Che piani hai per il futuro, e quali sogni?
Per il futuro continuerò tra scuola e vela, con qualche piccola variabile, come un nuovo modello di barca. Con il mio allenatore stiamo guardando una barca molto bella, la probabile nuova generazione della vela. Il sogno è quello di migliorare i risultati già ottenuti e continuare a migliorare.
Qualche domanda per conoscerti meglio:
Libro o film?
Film.
Cibo preferito?
Tortino col cuore fondente.
Uno sport che non sopporti?
Nuoto.
Tre cose che porteresti su un’isola deserta?
Una barca per raggiungere la terraferma, cibo, e il materiale per fare immersione subacquea.
Che superpotere vorresti avere?
Invisibilità.
Dove passeresti una bella domenica di sole in Ticino?
Sul fiume Ticino in un canotto.
Angolo preferito di Lugano?
Monte Bré.
Con quale sportivo ti piacerebbe passeggiare per Lugano?
Roger Federer.
Film preferito di sempre?
“The Pacific”.
Ultimo libro letto o significativo per te?
Non è un libro ma un film, “Quasi amici”.
Per concludere, hai una citazione preferita?
“L’impossibile è un’opinione“, dell’apneista Umberto Pelizzari.