Intervista a Mattia Comolli, studente e giocatore dell’HCL Juniores

Mattia Comolli (2004), ha cominciato a giocare a hockey all’età di 7 anni. Attualmente è difensore nell’HCL Juniores. Tra i punti salienti della sua carriera, ricordiamo la partecipazione ai tornei World Selects Bolzano 2015 e 2016, Peewee Canada 2017 e World Selects Philadelphia 2019.
27 Aprile 2021
di Maddalena Moccetti
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Mattia Comolli

A gennaio 2020 ha preso parte alle Olimpiadi giovanili invernali che si sono svolte a Losanna. Abbiamo posto alcune domande a Mattia per conoscere meglio la sua esperienza in quanto promettente sportivo professionista ticinese.

Ciao Mattia, grazie mille per esserti reso disponibile per questa intervista, è bello conoscerti. Ti andrebbe di raccontarci come è nata la tua passione per l’hockey?

La passione per l’hockey è nata grazie a mio padre. Già da quando ero piccolo mi portava a vedere le partite della prima squadra. A sette anni sono andato a provare e mi è piaciuto subito.

In contemporanea alla tua carriera sportiva, stai frequentando il liceo che ti permetterà di ottenere la maturità federale. Come riesci a conciliare studio e allenamenti, come sono organizzate le tue giornate?
Il liceo che frequento mi dà la possibilità di assentarmi frequentemente per impegni sportivi. La sera dopo gli allenamenti, il weekend e nelle festività devo recuperare le lezioni perse, in più la scuola mette a disposizione un tutore per sportivi, il quale ci aiuta nell’organizzazione e pianificazione di verifiche e compiti vari. Durante la settimana il programma è: sveglia, scuola, allenamento ed eventuale studio, martedì e giovedì ho anche allenamento al mattino prima di scuola.

Tra scuola e sport, di tempo libero ne hai poco, per vedere gli amici o dedicarti ad altro. Ti capita mai di sentirti diverso dai tuoi coetanei?
Diverso non mi sento, ho semplicemente molte possibilità in meno rispetto a loro, riesco comunque a dedicare loro del tempo.

L’anno scorso hai partecipato alle olimpiadi giovanili invernali a Losanna: come definiresti quell’esperienza?
È stato il traguardo più grande per ora, un’esperienza indimenticabile. Giocare di fronte a 10000 spettatori mi ha emozionato e mi ha fatto venire i brividi di gioia. Inoltre, la vita fuori dalla pista è stata molto bella, ho potuto chiacchierare e conoscere atleti di ogni disciplina provenienti da tutto il mondo, soprattutto al magnifico Vortex dove abbiamo alloggiato.

Quali sono le tue passioni e i tuoi interessi, oltre allo sport?
Non rimane molto tempo libero oltre al mio sport, quando riesco cerco di passare più tempo possibile con la mia famiglia, gli amici e la ragazza. Ho sempre avuto la passione di andare in kart con mio padre o di giocare a tennis con lui, oppure mi piace passeggiare con la mia ragazza.

Consiglieresti a qualcuno di molto giovane la tua carriera? Quali consigli daresti?
Sicuramente sì, consiglierei a chiunque di molto giovane la “mia carriera”. I punti chiave sono sicuramente un impegno costante, dedizione, rispetto per tutti e non deve mancare assolutamente il divertimento.

Che piani hai per il futuro, e quali sogni?
Per ora il mio piano è quello di continuare a giocare nel Lugano, poi si vedrà. Il mio sogno è quello di giocare in nord america (NHL) per i St. Louis Blues.

Qualche domanda per conoscerti meglio:

Cibo preferito?
Sushi e Haemul Pajeon (frittata coreana).

Un altro sport che ti piacerebbe praticare?
Tennis.

Vacanza ideale?
Maldive con la mia ragazza.

Che superpotere vorresti avere?
Invisibilità.

Dove passeresti una bella domenica di sole in Ticino?
Alle pozze in val Verzasca.

Angolo preferito di Lugano?
Parco Ciani e foce.

Con quale sportivo ti piacerebbe passeggiare per Lugano?
Roger Federer.

Una canzone che non ti stancheresti mai di ascoltare?
Mademoiselle di Sfera Ebbasta.

Per concludere, hai una citazione preferita?
Winners don’t always win, they just never give up.

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