Intervista a Serena Dolci, dirigente di EF Ticino

Fondata dallo svedese Bertil Hult, dal 1965 EF organizza viaggi di studio, corsi di lingua, scambi culturali in tutto il mondo. Incontriamo Serena Dolci, dirigente di EF Ticino, per scoprire le caratteristiche del metodo immersivo, l’offerta della prima estate post pandemia, e le destinazioni più richieste.
26 Maggio 2022
di Redazione Lugano Eventi
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© Monica Bari

EF è nata quasi 60 anni fa. Qual era la sua missione?
EF è nata con l’obiettivo di “Abbattere le barriere culturali e linguistiche”, ufficialmente questa è stata la nostra missione fino a qualche anno fa, quando è stata poi modificata in  “Aprire il mondo  attraverso l’educazione”, nel senso di allargare gli orizzonti.

EF promuove sin dalle sue origini un metodo immersivo per imparare le lingue, che prevede la permanenza in un paese, per un periodo variabile. Quali sono i benefici di questo metodo?
Sentire e utilizzare una lingua tutto il giorno ha numerosi benefici, legati alla velocità di apprendimento. Studiare una lingua in una scuola in Ticino due o tre ore a settimana con un docente che spesso non è madrelingua, serve certamente, ma le tempistiche di apprendimento si dilatano perché fuori dalla lezione si trovano in un contesto italofono. I ragazzi ticinesi appena arrivati nelle nostre scuole all’estero hanno un buon livello di grammatica, ma il livello non è altrettanto buono nell’ espressione e nella comprensione orale, poiché non viene messo in pratica quanto appreso a lezione.
Trovarsi in un paese dove la lingua studiata è quella utilizzata correntemente, in un contesto di full immersion, moltiplica in modo naturale le ore di apprendimento: le 4 o 5 ore di lezioni in classe diventano 12 o 15 fuori dalla classe, praticamente tutto il tempo in cui si è svegli.

Come si coniuga oggi l’esperienza all’estero con gli strumenti di apprendimento e di esposizione culturale online?
EF da anni utilizza un approccio chiamato blended learning, ovvero apprendimento misto: accanto a lezioni in presenza, ci sono diverse attività mediate da computer e sistemi mobili. Con l’arrivo del Covid abbiamo dovuto aumentare il numero di lezioni online offerte nelle destinazioni, organizzando turni e alternanze tra gli studenti per permettere a tutti di fare lezione in presenza in conformità con le richieste delle autorità locali. Appena possibile, siamo tornati a offrire lezioni in classe, poiché l’apprendimento online non permette di mettere in pratica la lingua come invece accade in presenza.

L’offerta di EF è differenziata in base alle fasce d’età e alle esigenze. Ci racconta le diverse possibilità che EF propone per l’estate 2022?
La nostra offerta è diretta a quattro fasce di età: dai 9 ai 13 anni, dai 13 ai 16, dai 16 ai 24, dai 25 in poi. Sotto i 13 anni i ragazzi possono viaggiare solo in gruppo e con un accompagnatore maggiorenne ed esperto; per loro EF Ticino quest’estate propone un corso di inglese all’Isola di Wight. Dai 13 ai 16 anni l’offerta è più ampia e include più lingue, dai classici francese, inglese, tedesco e spagnolo, al coreano. La differenza con gli U13 è che dai 13 anni i ragazzi possono viaggiare da soli: una volta arrivati a destinazione, vengono inseriti in un gruppo con una persona di riferimento; oltre alla mezza giornata di lezione, è obbligatorio frequentare le attività del pomeriggio, quelle serali e del fine settimana. Dai 16 anni iniziano quelli che sono considerati corsi “per adulti”: i ragazzi possono decidere cosa fare nel loro tempo libero, se partecipare alle attività organizzate dalla scuola oppure fare un giro in spiaggia o in centro, rispettando fino ai 18 anni i coprifuoco dei paesi in cui si trovano. A partire dai 25 anni si possono seguire lezioni dedicate a professionisti e manager, corsi orientati  alla carriera che hanno luogo presso scuole dedicate a questa fascia di età. Già dai 18 anni è infine possibile partecipare a corsi di stage in azienda e volontariato. Tutti i programmi sono di minimo due settimane, con partenza ogni lunedì.

Le restrizioni ai viaggi dovute alla crisi pandemica sono state allentate da qualche mese. Quali sono le destinazioni più richieste? Quali quelle insolite?
Da un anno a questa parte i paesi più richiesti sono stati gli Stati Uniti e, da quando ha riaperto i confini, l’Australia. Le destinazioni in particolare sono San Diego, Honululu, Miami, mentre in Australia Brisbane, Sidney e Perth. Rimane un’alta richiesta per Berlino e Monaco di Baviera, che durante i mesi centrali della pandemia, quando i viaggi fuori dall’Europa erano impossibili, erano le mete più apprezzate per vicinanza e comodità. Una destinazione insolita è il Sud Africa, che abbiamo sempre avuto nel catalogo ed è sempre stata abbastanza richiesta, ma non come nell’ultimo anno e mezzo: una delle pochissime destinazioni fuori Europa aperta ai viaggi, con poche restrizioni e obblighi vaccinali. Altre mete insolite, come Corea, Giappone e Singapore, sono ancora poco richieste a causa delle restrizioni Covid ancora in vigore.

Maggiori informazioni: efswiss.ch

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