“Japan. Arts and Life” è un percorso museografico a cura del MUSEC che porta a Villa Malpensata 170 opere della Collezione Montgomery. La Collezione Montgomery è la collezione di arte giapponese più grande al di fuori del Giappone, ed è conservata in Ticino. Conta più di 1’000 oggetti di arte giapponese raccolti in più di 50 anni di attività e di ricerca da Jeffrey Montgomery (CH, 1937). Una vita da collezionista iniziata molto giovane e con grande libertà, dedicata con gioia e passione alla cultura giapponese, ma anche alla condivisione con la comunità: la prima mostra della Collezione risale al 1988, cui sono seguite 34 esposizioni in tutto il mondo, cataloghi e libri. Non un padrone ma un custode di opere, Jeffrey Montgomery ha sempre lasciato libera scelta ai curatori nella definizione del tema da sviluppare con la selezione delle opere. L’esposizione “Japan. Arts and Life” è il punto di arrivo di un lungo rapporto tra MUSEC e Jeffrey Montgomery iniziato nel 2008, e al contempo frutto di uno studio e di un dialogo tra istituzione e collezionista volto a creare un progetto museografico originale. Nelle parole del direttore del MUSEC Francesco Paolo Campione, il compito di un museo non è conservare oggetti, ma memorie da condividere con la comunità. La scelta è stata quindi quella di raccontare la memoria di una vita intera attraverso una selezione di opere e proporre un percorso che faccia scoprire l’immaginario, la sensibilità di Jeffrey Montgomery, maturata in più di 50 anni di attività e nutrita da studi e approfondimenti sulla cultura giapponese. L’intento è di proporre al pubblico l’esperienza di Jeffrey Montgomery quale lente privilegiata per dare uno sguardo sull’immenso patrimonio culturale giapponese: un’esperienza contraddistinta dall’amore per la bellezza, dall’attenzione per il gesto dell’artista e per la perizia dell’artigiano che conserva in sé una storia secolare.
Allestita negli spazi di Villa Malpensata, la mostra presenta 170 opere prodotte tra il XII e il XX secolo in 13 sale tematiche: opere che testimoniano la quotidianità giapponese e spaziano da bottiglie di sakè, setacci in bambù, cestini per il pranzo, lanterne pensili, a cassettiere da negozi e da viaggio, insegne, pentole per il tè, sculture di animali, tessuti. Un viaggio nella quotidianità che vuole avvicinare all’antica mentalità giapponese – profondamente diversa da quella occidentale – secondo la quale ogni oggetto ha un suo valore, incomparabile a quello degli altri. Come accade nella natura, i manufatti traggono la loro bellezza dalla loro semplicità, dalla loro imperfezione, e dalla loro funzionalità (“Non è bellissimo che un’opera esista in virtù della sua funzione? Che aspetti soltanto di essere usata?” osserva Jeffrey Montgomery). Oggetti che hanno attraversato i secoli resistendo nel tempo, entrando e uscendo nella quotidianità di centinaia, forse migliaia di persone; al contempo, oggetti fragili, che basta poco per distruggere. Oggetti, infine, che incarnano un messaggio sapienziale: la pace interiore passa attraverso l’accettazione del fatto che nulla è finito, nulla è perfetto, nulla è permanente.
L’esposizione “Japan. Arts & Life” è al MUSEC dal 10 febbraio all’8 gennaio 2023.
Maggiori informazioni su musec.ch