“La casa, un luogo perfetto per la musica jazz” – Intervista a Rita Payés, musicista jazz e cantante

Rita Payés, cresciuta in una famiglia di musicisti, è una polistrumentista: ha imparato a suonare prima il piano, poi il trombone e la chitarra. Dal 2014 è membro della Sant Andreu Jazz Band, un gruppo di musica jazz di Barcellona formato da giovani dai 7 ai 20 anni, sotto la direzione musicale di Joan Chamorro – periodo durante il quale ha iniziato anche a cantare. La sua carriera è proseguita al di fuori del territorio catalano con Joan Chamorro, Ignasi Terraza, Josep Traver ed Esteve Pi. Con questo quintetto e altre formazioni ha partecipato ai più importanti festival jazz in Europa e oltreoceano. All’età di 16 anni ha pubblicato il suo album di debutto “Joan Chamorro Presents Rita Payés”, seguito da “Lua Amarela”, “My Ideal” (con Massimo Faraò) e “In New York” (2019). Inoltre, insieme alla madre, la chitarrista classica Elisabeth Roma, ha registrato gli album “Imagina” e “Como la piel”, il cui repertorio è stato presentato a JazzBaltica nel 2021, anno in cui si è esibita anche all’INNône Jazz Festival in Austria.
Intervista originale in inglese.

Come è nata la tua passione per la musica jazz?
I miei genitori sono entrambi insegnanti di musica, e mio fratello suona la tromba. Questo ha reso la nostra casa un luogo perfetto per la musica jazz.

A 15 anni sei entrata nella Sant Andreu Jazz Band. Cosa rappresenta questa esperienza per te?
Ricordo quel periodo con sentimenti ambivalenti: grande entusiasmo, ma ero anche un po’ ansiosa.

Pianista, chitarrista, trombonista, cantante, e anche compositrice. Qual è il tuo punto di partenza per scrivere nuova musica?
Il punto di partenza è la mia esperienza personale. Dico sempre che i migliori “bolero” sono scritti dopo esperienze dolorose.

Registri album e ti esibisci con tua madre, la chitarrista classica Elizabeth Roma. Come è nata la vostra collaborazione?
Abbiamo suonato sempre molto insieme a casa. Ho deciso quindi di registrare alcune delle canzoni e inserirle in un album, come regalo per mia madre.

Da giovane musicista che ha già registrato e suonato in giro per il mondo, come ti immagini il futuro nella musica?
Il futuro della musica? È una domanda difficile a cui rispondere. Sono un po’ come una nonna, da questo punto di vista: la musica che ascolto di solito viene dal passato.

Rita Payés è in concerto il 07.11 alle 21:00 allo Studio Foce.
Maggiori informazioni: foce.ch