Attasit Pokpong (Bangkok, 1977) si forma in belle arti alla Rajamangala University of Technology di Bangkok, dove si diploma nel 1998; dal 1999 inizia a prendere parte a mostre collettive, mentre dieci anni dopo apre la Magic Gallery, spazio permanente dove poter presentare i suoi lavori. A partire dal 2009 espone in numerose mostre personali che lo portano oltre i confini dell’Asia; nel 2012 inaugura il progetto V64 Art Studio, punto di incontro a disposizione della comunità artistica thailandese, luogo della creatività ben visibile e aperto al mondo.
“The Presence” è la prima mostra personale di Attasit Pokpong in Svizzera; in esposizione, 29 dipinti a olio di grandi dimensioni e 22 acquerelli – 14 delle quali sono opere realizzate appositamente per essere esposte nello Spazio Cielo del MUSEC. Il soggetto di Pokpong è il volto femminile, ritratto frontalmente e in primo piano; esso è simbolo assoluto dell’emozione e forma comunicativa per antonomasia, nonché il veicolo espressivo ideale della sua arte in quanto capace di affascinare e inquietare il suo mondo interiore, accrescendone le potenzialità creative. Una delle cifre più riconoscibili del lavoro di Pokpong è anche il colore: dopo un primo periodo in cui l’impatto dei ritratti di donna era centrato sulle labbra, la vividezza cromatica si è estesa a tutto il volto, fino a impossessarsi della superficie intera della tela nelle opere più recenti. Un tale cambiamento corrisponde a un’espansione dell’indagine dell’artista che, attraverso l’estetica femminile, indaga anche la società contemporanea: le cromie dei suoi dipinti attingono i significati dai colori della storia, della società, della politica e della cultura sia thailandesi sia del mondo globalizzato, assumendo la funzione di un codice che celebra la diversità e auspica un presente di convivenza rispettosa.
Pokpong ha recentemente sperimentato un nuovo registro comunicativo costituito dal riflesso di persone e cose sulle lenti degli occhiali da sole delle sue protagoniste: i soggetti non mostrano solamente la realtà sensibile, ma anche quella interiore, fatta di passato e presente, radici e nuove identità. Attraverso lo specchio Pokpong evoca la società contemporanea, il passato, l’altro, il futuro, il cambiamento e invita lo spettatore a posizionarsi fisicamente dinanzi all’opera e calarsi direttamente nei temi proposti.
L’esposizione inaugura il progetto Global Aesthetics del MUSEC, dedicato all’esplorazione del rapporto tra l’arte contemporanea e il contesto ideologico e culturale in cui essa si muove. I primi appuntamenti si soffermano in particolar modo all’Asia e all’Africa, oggi vivaci laboratori di sperimentazione artistica.
“Attasit Pokpong, The Presence” è al MUSEC dal 07.04 all’11.06.
Maggiori informazioni: musec.ch
La presenza per Attasit Pokpong
“Attasit Pokpong, The Presence” è la prima personale in Svizzera di uno dei maggiori esponenti dell’arte contemporanea thailandese, Attasit Pokpong. L’esposizione, curata da Giancarlo Ermotti, Paolo Maiullari e Nora Segreto, è visitabile dal 7 aprile all’11 giugno al MUSEC.
11 Aprile 2023
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di Silvia Onorato
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Attasit Pokpong, “Transition Time”, 2023, olio su tela © Attasit Pokpong