“La Roma di chi se ne va / ma poi ritorna” – L’Hip hop a Roma

La città eterna dipinta nelle metriche: Roma è “i coatti, le comitive sui muretti / le borgate, la periferia, i palazzi” (Colle der Fomento, “Il Cielo su Roma”). Breve giro tra le vie del centro, in attesa del concerto di DJ FastCut il 30 aprile allo Studio Foce insieme ai suoi poeti maledetti.
14 Aprile 2022
di Silvia Onorato
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Roma colora l’Hip hop di una costruzione linguistica inconfondibile e identitaria, dando voce alle borgate, ai centri sociali e ai movimenti di militanza (CSOA Forte Prenestino, Autonomia Operaia). Un rap di mixtape e bande in una geografia espansa, dal centro città a Ostia: punti di ritrovo per breakers e rappers sono Piazzale Flaminio e la ex Galleria Colonna (oggi Galleria Sordi).

Rappers
È al Piper di Roma che nel 1985 Afrika Bambaata suona per la prima volta in Italia, supportato da Dok.Frank e DJ Chino. Il rap romano di fine anni ’80 si inscrive nella corrente culturale delle posse, a partire da Onda Rossa Posse (guidato da Militant A) che produce tracce storiche, come l’inno contro la disinformazione “Batti il tuo tempo”. Nel 1990 si scioglie, dando vita da un lato agli Assalti Frontali (“Terra di nessuno”, 1992), dall’altro a AK47 (“Fuori dal centro”, 1996). A Piazzale Flaminio si incontrano Ice One, il Danno e la Beffa, Piotta, Amir, Grandi Numeri, Primo Brown, personaggi che nei primi anni ’90 danno vita ai Cor Veleno (Primo Brown e Grandi Numeri, poi DJ Squarta), e i Taverna Ottavo Colle, diventati poi Colle der Fomento (Danno, Masito, Piotta, Ice One, poi DJ Baro). Nel 1994 si formano i Flaminio Maphia, con G-Max, Rude MC e Booster G, poi Pusha e Sparo. Il 1996 vede l’uscita dell’album d’esordio dei Colle der Fomento, “Odio pieno”, e la fondazione di Rome Zoo, collettivo di oltre 35 artisti impegnato nell’organizzazione di eventi Hip hop dapprima a Roma, poi in tutta Italia. Anni di collettivi e mixtapes: nel 1997 Rome Zoo pubblica “La banda der trucido” (con regia di Piotta e Squarta), l’anno successivo viene inaugurato “Epicentro romano”, una serie di compilation che radunano i maggiori esponenti del rap romano. Nei primi anni 2000 si fondano i Truceklan, Gente De Borgata, Brokenspeakers, mentre emergono Noyz Narcos (“Non dormire”, 2005), Gemitaiz, MadMan, Rancore e DJ FastCut. Militante nei Carbonara Team, DJ FastCut produce “Gioventù Bruciata” (2008), mentre nel 2009 con Sgravo negli Inquilini pubblica il mixtape “Roulette Russa”, e nel 2010 l’album “Quattro”. Dopo un periodo da Guastaf3st3, nel 2016 lancia “Dead Poets”, progetto composto di tre capitoli che riunisce oltre 60 rappers.

Carbonarap
– Ice One, “Giorno dopo giorno
– Colle der Fomento, “Ciao Ciao
– Cor Veleno, “21 Tyson
– Assalti Frontali, “00199
– AK47, “Dipende

Voglia di beats romani?
DJ FastCut è allo Studio Foce il 30 aprile insieme a Mattak e Funky Nano, Wiser, Sgravo, Sace, DogonNogoD, Vinzulto, Chef, Omega Riot, Keto, Gimmy Lo, Buster Quito, Prodest.
Maggiori informazioni su foce.ch

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