Quando è nato il Collettivo Suoni di confine?
Il Collettivo si è formato un anno fa in zona Mendrisiotto, ed è nato dal bisogno di creare qualcosa che in Ticino mancava: una proposta musicale Techno underground, fuori dalle dinamiche di mercato e dalle tendenze modaiole. Abbiamo sentito il bisogno di proporre serate e ambienti aperti a tutti, al di là di orientamento sessuale, origine etnica, ceto sociale.
Come è sorta la collaborazione con la Festa danzante? Chi sono gli ospiti della serata?
La collaborazione con la Festa danzante è frutto di amicizie in comune. Sapevamo che gli organizzatori intendevano dedicare una serata alla Techno, poiché l’anno scorso è stata riconosciuta bene immateriale dall’UNESCO. Abbiamo quindi organizzato una serata di sonorità incalzanti, ipnotiche e industriali. Suoneremo in tre: Dagobah, Binario1312, Kyan; in programma ci saranno due DJ, e un Live set a cura di Kyan. Inoltre, abbiamo contattato un collettivo coreografico di Milano, Vaga Project, per eseguire atti performativi danzanti, distribuiti durante tutta la serata. Al party ci saranno poi installazioni visive allestite dal collettivo Sc4, anche loro gruppo autoctono incentrato sull’audiovisivo.
Per chi vive la Techno, cosa rappresenta un riconoscimento come quello dell’UNESCO?
È un bel traguardo, perché ufficializza il potere unificante della musica Techno. In particolare, la musica Techno e la cultura che vi gravita attorno hanno avuto un ruolo importante per la città di Berlino. Dopo l’abbattimento del muro, la musica è stata un vero e proprio mezzo di affiliazione, un linguaggio che ha permesso a persone di reincontrarsi dopo tanto tempo e di stare insieme, al di là di ideologie e contesti di provenienza. Il riconoscimento da parte dell’UNESCO è qualcosa di positivo per tutti.
Come sta la Techno oggi? E in Ticino?
In una società estremamente veloce come la nostra, le cose spesso diventano un prodotto, un bene di consumo, con le relative conseguenze. Nell’industria musicale una statistica dice che le canzoni medie pop hanno una durata sempre minore, perché l’attenzione del pubblico è più breve. Anche la musica Techno è stata influenzata da questo: certe frange sono più vendibili e seguono tendenze dei social, ma c’è sempre nicchia che resta autentica e che non si è mai venduta.
In Ticino la scena della musica elettronica si sta creando, penso ad alcune realtà che spingono in questo senso – come Ohm Club e Mono Bar a Locarno; in questo cantone però è molto difficile portare realtà alternative come la nostra, soprattutto per la mancanza di spazi a disposizione. Rimane quindi un fenomeno di nicchia e non di massa.
Techno-Nection Party è il 16.04 alle 22 allo Studio FOCE.
Maggiori informazioni: festadanzante.ch