Disegni di bambini al tempo di Dada al MUSEC

Sin dal 2005 il MUSEC attraverso il ciclo “Dèibambini” pone l’attenzione sulla creatività infantile di oggi e di ieri. La dodicesima edizione, curata da Adriana Mazza e Igor Nastic, propone una selezione di 55 disegni realizzati da alunni delle scuole pubbliche dai 2 ai 13 anni tra il 1910 e il 1920, scelti dall’archivio della Fondazione Pestalozzianum di Zurigo. Il periodo tra il 1910 e il 1920 fu particolarmente significativo nella nascita della creatività infantile, grazie a importanti svolte nel campo della pedagogia: dall’impostazione incentrata sulla razionalità della scuola ottocentesca, si passò a una scuola moderna che metteva al centro il rafforzamento del bambino attraverso l’educazione fisica ed emotiva. In questo periodo il disegno scolastico entrò nei programmi di studio delle scuole per l’infanzia ed elementari come esercizio di ripetizione per affinare l’abilità nel maneggiare gli strumenti di scrittura, ma anche come occasione di creatività che permetteva di esprimere visivamente il proprio mondo interiore e insieme sviluppare un senso estetico – sensibilità importante agli inizi della produzione in serie e del design. In esposizione vi sono quindi forme decorative vegetali e geometriche, disegni liberi che mostrano personaggi e scene di quotidianità rurale, disegni legati agli insegnamenti di storia e geografia che raffigurano abitazioni tradizionali, paesaggi montani e riflessi negli specchi d’acqua.

La creatività infantile fu oggetto di attenzione dapprima da parte degli insegnanti, che nel 1898 ad Amburgo organizzarono la prima esposizione di arte infantile, ma anche degli artisti dell’epoca. In quegli anni, infatti, le avanguardie stavano mettendo in discussione i canoni consolidati dell’arte occidentale: alla ricerca delle origini primordiali dell’arte, gli artisti si aprivano a forme di creatività prima di allora tenute ai margini, come quelle di culture lontane o arcaiche, di culture popolari, di persone ammalate. Nella creatività infantile, gli artisti vedevano una immediatezza che con segni semplici ed essenziali riesce a catturare la realtà, al di là dell’esatta rappresentazione e dell’adesione alle regole imposte. L’interesse per le nuove fonti avrebbe trascinato anche l’irriverenza giocosa del movimento Dada, nato nel 1916 attorno a un gruppo di artisti e intellettuali europei che, per sfuggire alla guerra, si erano trovati nella neutrale Zurigo. Le composizioni de bambini, contraddistinte da innocenza e spensierata libertà, raccontavano un mondo visto con leggerezza e fiducia a cui gli artisti guardavano con nostalgia. La selezione operata dai curatori intende quindi evidenziare come lo sguardo dei bambini sia stato di ispirazione per le avanguardie, fino ad aprire all’astrazione.
Tutti i disegni esposti appartengono alla Fondazione Pestalozzianum di Zurigo che, assieme all’Alta scuola pedagogica di Zurigo, dal 1932 conserva e valorizza una collezione di oltre 63 mila disegni di bambini e ragazzi, risalenti al periodo fra la fine del Settecento e il Novecento; una buona parte dei disegni sono disponibili attraverso un archivio digitale (sammlungen.pestalozzianum.ch).

“Tutti a scuola! Disegni di bambini al tempo di Dada” dal 07.03 al 30.06.2024 al MUSEC.
Maggiori informazioni: musec.ch