Il Rinascimento ha trasformato Lugano più volte, segnandone profondamente l’identità culturale e architettonica: da borgo commerciale chiuso tra lago e montagne e punteggiato di conventi, a cittadina fortificata percorsa da soldati lombardi, francesi e confederati. In particolare, tra il XV e il XVI secolo, Lugano ha vissuto un periodo unico nella sua storia: il passaggio di dominazione avvenuto dai milanesi ai francesi e infine agli svizzeri in un breve intervallo di 13 anni. Poco più di un decennio per una transizione che ha unito l’eredità lombarda presente nella tradizione figurativa, filosofica ed economica del territorio ticinese, alla storica prospettiva rivolta al nord delle Alpi. Un passaggio di stato che trova nel castello sforzesco un simbolo efficace: una fortezza quadrangolare con trincea e collegamento al Ceresio, costruita nel 1498 per volere di Ludovico il Moro durante l’ultimo anno di dominazione milanese, sorgeva fuori dalle mura del borgo (che al tempo partiva da piazza San Rocco), nell’area tra l’odierno Parco Ciani, Villa Ciani e il Palazzo dei Congressi. Con la conquista del Ducato di Milano da parte del re di Francia Luigi XII, nell’estate del 1499 il borgo di Lugano diventò francese, e tale rimase fino alla cessione ai XII Cantoni Confederati nel1512. Cinque anni più tardi, il castello venne smantellato per ordine degli stessi confederati per scongiurare potenziali utilizzi contro di loro. Un periodo ricco di cambiamenti che ancora oggi si riflettono nella conformazione della città.
L’identità rinascimentale di Lugano è al centro del progetto condotto dall’Archivio storico della Città e che sarà presentato in varie forme alla cittadinanza tra il 2021 e il 2022. Una prima serie di conferenze, realizzata in collaborazione con l’Associazione storici dell’arte della Svizzera italiana (AsaSi), è dedicata in particolar modo all’arte e all’architettura del periodo. Iniziata nell’ottobre 2021 con “Il Rinascimento a Lugano. Arte e architettura” con la storica dell’arte Lara Calderari, prosegue con la presentazione della monografia “Lugano francese 1499-1512”, curata da Roberta Ramella e Marino (15.12, 18:00, LAC Sala 1). A completare il ciclo nel 2022, le due conferenze “Bernardino Luini. Il catalogo generale delle opere” (25.01, 18:00, LAC Sala 1), e “La vita quotidiana nel Rinascimento” (01.02, 18:00, Castagnola, Palazzo Tosetti Riva, Ex Municipio, Sala Concerti).
Per rendere ancora più immediato l’incontro con il passato, sono state realizzate alcune ricostruzioni storicamente documentate di strade, edifici e paesaggio della Lugano rinascimentale, con l’aiuto dello studio grafico Inklink. La serie di tavole sarà esposta nel Giardino del Belvedere dal 15.12 al 01.02. A completare le iniziative, a partire dal 1° dicembre la RSI propone un radiodramma intitolato “Quasi una ballata. Ovvero cronache del castello di Lugano” (puntate riascoltabili sul sito della RSI).
Protagonista del 2022 sarà il convento francescano di Santa Maria degli Angeli. In programma, un ciclo di incontri sull’arte figurativa della tradizione francescana osservante, oltre alla pubblicazione del “Libro della Fibbia”, manoscritto a più mani che racconta anno dopo anno oltre tre secoli di storia del convento e della comunità luganese a esso legata, e del catalogo generale delle opere di Bernardino Luini, curato da Cristina Quattrini.
La prossima conferenza del ciclo Lugano del Rinascimento, intitolata “1499-1512: la Lugano francese e il suo castello”, è in programma il 15 dicembre 2021 alle 18:00 presso il LAC, Sala 1. Prenotazione consigliata per email all’indirizzo [email protected].