“Mescolando parole e sapori” – Intervista a Marinella di afiordigusto

Il 15 novembre allo Studio Foce verrà presentato il libro “Parlare, mangiare”, per le Edizioni Indimenticabile: un libro scritto da Wanda, Marco e Marinella del bistrot afiordigusto di Lugano, che raccoglie ricette e racconti sul passato e sul presente. Ne parliamo con Marinella.
07 Novembre 2023
di Silvia Onorato
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Parlare mangiare

Com’è nata la collaborazione tra Edizioni Indimenticabile e afiordigusto?
La collaborazione è nata molto spontaneamente dal suggerimento della grafica che si stava occupando dell’impaginazione del libro – che all’inizio volevamo pubblicare in maniera indipendente. Abbiamo incontrato Tom Alemanno di Edizioni Indimenticabile, che era già a conoscenza del nostro progetto, e abbiamo deciso di portarlo avanti insieme. Sempre per Edizioni Indimenticabile abbiamo partecipato al libro “Pancia Mia Fatti Capanna” – il bistrot compare in uno dei capitoli – e in questa occasione abbiamo conosciuto lo staff della casa editrice.

Parlare, mangiare. Perché?
Il libro è composto sia da ricette che da racconti. Da tre anni a questa parte infatti Wanda, Marco e io parliamo al nostro pubblico tramite newsletter che contengono parole sulle nostre attività, sui nostri stati d’animo, su aneddoti della nostra infanzia e ricordi. La newsletter contiene anche la carta settimanale del bistrot. Alcuni clienti hanno talmente apprezzato l’iniziativa che ci hanno chiesto di realizzarne un libro; abbiamo quindi deciso di dare ascolto a questa richiesta.
 
Le vostre lettere raccontano nostalgie del vivere di un tempo e cronache del vivere di oggi.
Noi tre viviamo sempre un po’ nel passato. Afiordigusto è un locale retrò, arredato con mobili d’epoca della nostra famiglia e non, come d’epoca sono anche posate e stoviglie. Siamo retrò anche perché siamo a Cassarate sin dalla nascita: Wanda, mia sorella, e io siamo nate letteralmente a 500 metri di distanza dall’edificio che ospita il bistrot; siamo cresciute in questo recinto, dove un tempo c’era anche la vecchia casa di nostra nonna. Il nostro presente è inoltre permeato da ricordi del passato, insegnamenti, persone. Marco, mio marito e terzo di afiordigusto, si è completamente calato in questa realtà retrò in cui la nostalgia rimane aperta alle innovazioni.

Come sono le ricette wandaliche?
Poiché siamo cresciute coltivando l’orto della nonna (e oggi coltiviamo il nostro), Wanda ha sviluppato uno stile tutto suo: adora le verdure ed essere creativa con quello che offre la stagione, mescolando colori e sapori. Lo stile wandalico è basato sulla cucina naturale, con pochi prodotti animali ed è uno stile che fa rivivere la tradizione – per esempio, le ricette di famiglia – dando loro una lettura attuale; è uno stile molto colorato dove non manca mai la buccia di limone.

Che gusto avrà il futuro?
Avrà un gusto che si basa sui valori di sempre, quelli concreti, umani; sarà un gusto autentico, di cuore, molto onesto e semplice; un gusto che parlerà sempre di noi e della nostra spontaneità, dei nostri difetti, che probabilmente non cambierà molto rispetto a oggi. Il futuro avrà in sé anche un progetto che punta allo zero spreco, che si chiama testedirapa ZERO WASTE BIO e che compare anche nel libro.

“Parlare, mangiare” viene presentato il 15.11 alle 18:30 presso lo Studio Foce.
Maggiori informazioni: foce.ch

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