Passeggiando nell’arte urbana di Lugano

Arte Urbana Lugano (AUL) è un progetto della Divisione eventi e congressi che dal 2010 porta l’arte nelle strade della città. Un progetto che reinterpreta gli spazi urbani aprendone nuove chiavi di lettura, e che immette nella vita quotidiana dei cittadini spunti di riflessione a partire da interventi artistici su temi di grande attualità, come l’interazione tra esseri umani e la natura, il richiamo a figure storiche o la rivendicazione socio-culturale.
21 Novembre 2023
di Redazione Lugano Eventi
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Alex Dorici, "Installation Rope 110 meters", 2023
Alex Dorici, “Installation Rope 110 Meters”, 2023

In 13 anni AUL ha portato a Lugano numerose opere di street art, creando un vero e proprio museo a cielo aperto di arte contemporanea. Considerata la natura effimera delle opere di street art, alcune sono andate perdute nel trasformarsi della città; molte però sono rimaste. Un itinerario ne fa scoprire 6, di cui 2 realizzate durante le ultime due edizioni del Festival LongLake.

1. “Il trio spodestato”
L’opera di Antoine Déprez e Ursula Bucher è stata realizzata in occasione del Festival LongLake nel 2022. Il murale invita a riflettere sulla percezione ambivalente che permane nei confronti della natura: protagonisti, tre animali che nel corso dei secoli i bestiari europei hanno usato simbolicamente, ovvero orso, lupo e corvo – sovrani della natura che sono stati spodestati dall’uomo in favore di esseri viventi più addomesticabili.

[0 minuti]

2. “To be or not to be”
L’opera, che si trova su una parete in prossimità del “Trio spodestato”, è stata realizzata nel 2010 dal collettivo Orticanoodles in occasione di un progetto presso il Lab Comacina dedicato alla rappresentazione del teschio. Da sempre utilizzato nella storia dell’arte come richiamo alla mortalità dell’uomo, Orticanoodles si dedica alla rappresentazione murale di uno scheletro in modalità scientifica, per ricordare che siamo tutti essere umani, fatti di carne e ossa, quindi mortali.

[2 minuti]

3. “Senza titolo”
L’opera di Seacreative sulla parete di un chiosco rivolta al fiume Cassarate, è stata realizzata durante il LongLake Festival del 2012. Ispirandosi al contesto naturale che circonda la parete, Seacreative introduce un mondo immaginario fatto di personaggi grotteschi dalle espressioni sorprese o assenti, e che lascia allo spettatore varie chiavi di lettura.

[8 minuti]

Agostino Iacurci, "Pietro non torna indietro", 2012
Agostino Iacurci, “Pietro non torna indietro”, 2012

 

4. “Pietro non torna indietro”
L’opera di Agostino Iacurci rappresenta un personaggio in bicicletta, l’anarchico Pietro Gori autore della canzone “Addio Lugano bella” (1895). Lo stile lineare ispirato al mondo dell’illustrazione – sagome tondeggianti essenziali, colori pochi e contrastanti – sintetizza e convoglia il messaggio in modo immediato.

[10 minuti]

5. “Acquatico Idillio”
Realizzata durante il Festival LongLake del 2019, l’opera di Kiki Skipi evoca il mondo lacustre: su due pareti situate una di fronte all’altra, tre personaggi senza volto accompagnano il passante nel vicolo che si restringe. Un passaggio che è anche una immersione in un mondo enigmatico, quello delle profondità.

[8 minuti in bus dalla Pensilina]

6. “Installation Rope 100 Meters”
L’opera di Alex Dorici ha preso vita lungo la superficie della facciata del Castello di Manovra della Caserma dei Pompieri della Città di Lugano. Realizzata durante l’ultima edizione del Festival LongLake, nel luglio 2023, si tratta di una installazione concepita in stretta connessione con l’edificio: la composizione geometrica in cordame navale rosso varia la sua forma in base alla posizione del sole; le corde, leggermente distaccate della parete, proiettano infatti la loro ombra sulla superficie, modificandone l’immagine nel corso della giornata.

Arte Urbana Lugano è un progetto della Divisione eventi e congressi attivo dal 2010.
Maggiori informazioni e catalogo completo delle opere su arteurbana.ch

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