Suggestioni discografiche – Aprile

L’appuntamento mensile per scoprire nuova musica: una selezione di album a cura di Filippo Corbella, direttore artistico della Divisione eventi e congressi.
31 Marzo 2022
di Filippo Corbella
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Suggestioni discografiche

Big Bend (An Original Soundtrack for Public Television)” degli Explosions in the Sky (2021)
È la musica per un nuovo documentario sulla natura della PBS intitolato “Big Bend: The Wild Frontier of Texas”. Il film segue le vite degli animali del Parco Nazionale Big Bend del Texas, e chi meglio di texani poteva farsi carico di questo lavoro? Il rapporto con la natura è evidentemente forte, e questo disco sembra voler avere la stessa proprietà della natura, almeno una parte della natura, quella che rigenera, quella che agevola una osservazione di sé stessi, quella che da conforto.
Il film onestamente non l’ho ancora visto e non si può separare una musica dall’immagine per la quale è nata, ma quando ho visto l’uscita del disco non ho resistito e mi sono immerso nell’ascolto. Il loro stile “totale”, i loro ambienti enormi e sconfinati, si fondono splendidamente con strumenti e sonorità sorprendentemente intimi, a tratti emergono incisi irresistibilmente minimali e delicati, introspettivi e, passatemi il termine, sentimentali, finanche leggeri. La tavolozza dei toni è comunque immensa, secondo la loro natura. 20 splendide miniature.
Ascolta “Stories in Stone”

Friends That Break Your Heart” di James Blake (2021)
In “Friends That Break Your Heart” si passa da arrangiamenti scarni con interventi vocali morbidi e sensibili, a momenti più tipici nella natura che ci ha fatto vedere in “Assume Form” con grandi sub e falsetti infiniti. Suoni classici e suoni propri del mondo digitale più moderno si fondono costantemente e si mischiano le ballate e le derive trap-pop (giusto due nomi SZA, JID e SwaVay) per arrivare a istanti a cappella quasi natalizi per raccontare di come, comunque sia, lui rifarebbe tutto quello che ha fatto “Say what you will” anche con una certa autoironia  (lavorare sull’autostima😊), per arrivare a brani proprio proprio smooth pop. L’ascolto iniziale fa fatica a trovare una reale categoria di riferimento, ma man mano che si attraversa il disco, la semplicità delle cose prende il sopravvento e il tutto si spoglia, e i brani scarni e nudi lasciano vedere la luce creativa che li ha generati.
Ascolta “Coming Back”
Ascolta “Say What You Will”

Drawing” di Silas Short (2021)
24 anni, Milwaukee, Chicago. Le parole chiave di questo polistrumentista. Discografia scarna ma lavoro già pubblicato con Stones Throw, il che non è poco. Il mondo lo-fi che emerge è un po’ fuorviante perché tutto, dalla stesura alla tessitura è tutt’altro che lo-fi. Risulta quindi questa come una essenzialità di produzione che rispecchia la splendida nudità musicale. Tutto molto chiaro, molto essenziale, molto bello. Le sonorità scivolano tra il jazz e il soul, con chitarre pulitissime, tastiere angeliche e voci e falsetti leggerissimi, disincantati che ricordano un certo Buckley, o un certo Maxwell. E comunque è “solo” un EP…
Ascolta “TwO”
Ascolta “Rooms”

Anniversari
50 anni di “Umanamente uomo: il sogno” di Lucio Battisti
Genere: pop rock
Uscito il 24.04.1972
Sesto album di Lucio Battisti, è alla seconda posizione dei più venduti nel 1972 in Italia, dietro a “Mina” di Mina – in entrambi gli album figura “E penso a te” di Battisti e Mogol. Tra i classici della musica italiana.

40 anni di “Vado al massimo” di Vasco Rossi
Genere: pop rock
Uscito il 13.04.1982
Quinto album di Vasco Rossi, in cui anticipa la vita spericolata sotto forma di una splendida giornata vissuta intensamente, senza curarsi del proprio destino (“Voglio veder come va a finire / Andando al massimo senza frenare”).

40 anni di “Toto IV” dei Toto
Genere: rock
Uscito l’08.04.1982
Quarto album degli statunitensi Toto, è l’album di “Rosanna” e “Africa”. Vincitore di sei premi Grammy nel 1983, tra cui il premio per l’album dell’anno e registrazione dell’anno.  

25 anni di “Ultra” dei Depeche Mode
Genere: rock alternativo
Uscito il 14.04.1997
Nono album degli inglesi Depeche Mode, il primo dell’attuale formazione composta da Dave Gahan, Martin Gore e Andrew Fletcher. 11 tracce – strumentali e cantate – per un album storico del rock elettronico.  

Buon ascolto.

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