“Una mostra regionale con risonanza nazionale” – Seconda edizione de La Regionale

Dal 7 dicembre al 28 gennaio Villa Ciani ospita la seconda edizione de La Regionale, la mostra biennale collettiva che riunisce i lavori delle artiste e degli artisti provenienti dal Ticino e dal Grigioni italiano. Un’iniziativa dell’Associazione Arte Contemporanea per la Svizzera italiana – ACXSI, costituita da Daniele Agostini, Giada Olivotto, Sibilla Panzeri e Sébastien Peter. Incontriamo Daniele Agostini e Sibilla Panzeri.
16 Gennaio 2024
di Silvia Onorato
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La Regionale, Villa Ciani, 2023, veduta della mostra. Fotografia: Mattia Angelini
La Regionale, Villa Ciani, 2023, veduta della mostra. Fotografia: Mattia Angelini

La seconda edizione de La Regionale è in mostra a Villa Ciani da qualche settimana. Quale idea ha spinto l’organizzazione della manifestazione? Cosa contraddistingue questa seconda edizione?
In generale, quello della mostra regionale è un formato molto importante, poiché presenta in modo unificato la proposta artistica contemporanea di una intera regione linguistica, con risonanza a livello nazionale; tale formato è presente da tempo nelle altre regioni della Svizzera. Per diversi motivi, in Ticino e nel Grigioni italiano vi sono alcune difficoltà per artiste e artisti a presentarsi sulla scena nazionale. Accade sovente che artiste e artisti ticinesi o grigionesi si rechino fuori cantone o all’estero per studiare arte e approfondire indirizzi specifici; spesso, poi, le artiste e gli artisti rimangono lì dove vi sono più possibilità di crescere professionalmente. Nel 2021 abbiamo quindi deciso di fare un passo per contrastare questo fenomeno: sin dalla sua fondazione La Regionale intende presentare al pubblico nazionale le produzioni di artiste e artisti contemporanei provenienti dal Ticino e dal Grigioni italiano.
La seconda edizione è contraddistinta da una giuria ricomposta, ovvero nuova rispetto a quella del 2021; questo ha portato nuove dinamiche e prospettive nella selezione delle artiste e degli artisti. Inoltre, rispetto alla prima edizione, quest’anno sono stati organizzati più eventi, rendendo La Regionale ancor più una piattaforma di scambio. Oltre a una serie di performance curate dal LAC – una collaborazione già attiva nel 2021 – due degli artisti selezionati, Francesca Sproccati e Andrea Marioni, hanno portato come opere istallazioni attivate in modo performativo. Abbiamo organizzato più visite guidate, in collaborazione con alcune delle artiste e artisti selezionati, e una giornata di approfondimento per artiste, artisti, operatrici e operatori culturali, in programma il 20 gennaio: sarà una preziosa occasione di scambio e discussione sul fare arte oggi, ma anche di consulenze personalizzate, con ospiti come Pro Helvetia, PANCH–Performance Art Network Switzerland, Rights in the Arts, oltre a un’opportunità di portfolio viewing a cura di Alfio Mazzei, grafico e docente al CSIA.

Come vi siete conosciuti e come è nata l’idea di collaborare e creare l’Associazione Arte Contemporanea per la Svizzera Italiana (ACxSI)?
Tutti e quattro [Daniele Agostini, Giada Olivotto, Sibilla Panzeri e Sébastien Peter] apparteniamo alla stessa generazione, siamo residenti nel Luganese e siamo attivi nella scena artistica in qualità di storici dell’arte o professioni affini; incontrarsi, nel corso degli anni, è stato quindi naturale. L’idea di creare l’associazione ACxSI e di lanciare la prima edizione de La Regionale è nata grazie a Sébastien Peter, sin dall’inizio con l’obiettivo in un futuro quanto più prossimo possibile di gettare le basi per la prima kunsthalle di arte contemporanea in Ticino. La Regionale rappresenta quindi un primo tassello: è un contenitore della scena artistica locale che ci auguriamo sia anche un catalizzatore di questo più ampio progetto.

La Regionale, Villa Ciani, 2023, veduta della mostra. Fotografia: Mattia Angelini
La Regionale, Villa Ciani, 2023, veduta della mostra. Fotografia: Mattia Angelini

Artiste e artisti in esposizione hanno partecipato a un bando di concorso. Quali erano i principali requisiti richiesti? Quante artiste e artisti hanno partecipato?
Come comitato abbiamo ricevuto oltre 120 candidature, che sono state filtrate secondo due criteri formali: artiste e artisti dovevano dimostrare sia un legame comprovato con il Ticino o il Grigioni italiano, sia una professionalità nella loro attività artistica, ovvero essere esposti regolarmente presso istituzioni o gallerie di rilievo – criterio che teneva in considerazione l’età dell’artista e la sua formazione, permettendo valutazioni mirate di caso in caso. La giuria ha quindi ricevuto un centinaio di candidature, che ha valutato concentrandosi sul contenuto delle proposte.

Anche per la seconda edizione le candidature sono state valutate da una giuria indipendente composta da rappresentanti di istituzioni culturali svizzere. Come sono stati scelti i membri della giuria? Quanto è durato il processo di selezione?  
La giuria di quest’anno è presieduta da Tobia Bezzola (direttore del MASI), ed è composta da Rolando Bassetti (direttore del Centre d’Art Contemporain di Yverdon-les-Bains), Barbara Paltenghi Malacrida (direttrice del Museo d’arte Mendrisio), Noemi Pfister (artista basilese attiva anche in Ticino), Camille Regli (curatrice e direttrice artistica di Krone Couronne a Biel/Bienne). Ogni componente della giuria è un professionista con una rete e uno sguardo di dimensioni nazionali – divenuti ora “ambasciatori” del progetto -, elemento che nel processo di selezione ha portato nuove visioni e chiavi di lettura. Il bando è durato da metà aprile a giugno; la giuria si è riunita a Villa Ciani poco dopo il termine del bando, per un sopralluogo negli spazi particolari caratteristici di una villa storica. La selezione delle artiste e degli artisti è avvenuta quindi nello spazio di quella giornata.

La Regionale, Villa Ciani, 2023, veduta della mostra. Fotografia: Mattia Angelini
La Regionale, Villa Ciani, 2023, veduta della mostra. Fotografia: Mattia Angelini

Venti sono le artiste e gli artisti selezionati. I temi e le tecniche delle opere sono variegati; c’è un filo che li accomuna?
La formulazione del bando ha permesso ad artiste e artisti di inviare un portfolio di opere a scelta e non necessariamente nuovi progetti; questo significa che le tematiche sono diverse tra loro. Va però considerato che l’arte contemporanea si occupa di temi attuali, come il cambiamento climatico, il rapporto tra l’essere umano e la natura, l’affermazione dell’identità, la salute, la memoria. Per questo, vi sono similitudini e punti di contatto tra le opere esposte, emersi anche grazie alle scelte curatoriali.

Uno degli obiettivi de La Regionale è creare occasioni di incontro e scambio intergenerazionale tra artiste e artisti. Quali sono state le occasioni di incontro con artiste e artisti?
Da parte nostra [dei curatori], abbiamo incontrato alcuni di loro in occasione dell’allestimento – in particolar modo per la posa di alcune opere che tecnicamente richiedevano la presenza delle artiste e degli artisti. In generale, un bel momento di incontro con gli artisti è stato l’inaugurazione, il 7 dicembre, ma anche le visite guidate che hanno visto protagonisti alcune delle artiste e degli artisti in mostra a diretto contatto con il pubblico. Un appuntamento importante sarà la giornata dedicata ad artiste, artisti, operatrici e operatori culturali, che avrà luogo il 20 gennaio: sarà una occasione per tutte le artiste e gli artisti – non solo quelli selezionati – di incontrarsi e promuovere la costruzione di una rete tra di loro e con le istituzioni culturali.

La Regionale è a Villa Ciani fino al 28.01.
Maggiori informazioni: laregionale.ch

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