“Uno sguardo nuovo e positivo” – Intervista a Fabiano Alborghetti

Il 2 marzo riprende la stagione di incontri letterari della Casa della Letteratura, legati dal filo conduttore “Ancora luce.” Ne parliamo con Fabiano Alborghetti, promotore culturale, poeta e presidente della Casa della Letteratura.
21 Febbraio 2023
di Silvia Onorato
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© Michela Di Savino

La Casa della Letteratura inizia il suo 5° anno di attività il 2 marzo: una programmazione di 17 incontri letterari presso Villa Saroli e 4 progetti con realtà del territorio, oltre a diverse iniziative legate alla traduzione. Ne parliamo con Fabiano Alborghetti, promotore culturale, poeta e presidente della Casa della Letteratura.

Filo conduttore della stagione è “Ancora luce”. Come è stato scelto?
Il filo conduttore è stato scelto in continuità con le ultime edizioni della programmazione, “Abitare” (2019), “Di fronte” (2020), “L’Oltre” (2021), “Dopo le macerie, orizzonti” (2022). “Ancora luce” arriva da una riflessione sulla complessità degli ultimi tre anni: considerando le macerie, non interamente lasciate alle spalle, occorreva uno sguardo nuovo, positivo, che sapesse invocare – accogliendola in sé – la speranza. Spesso la speranza viene considerata un termine didascalico e vuoto, qualcosa che si tende a perdere; attraverso gli incontri che abbiamo programmato abbiamo voluto dare forma alla speranza, fare capire che c’è qualcosa di profondamente nuovo, positivo, inaspettato che ci aspetta. ”Ancora luce” smentisce le parole di Goethe che sul letto di morte chiede “più luce”: noi chiediamo, affermiamo “ancora luce” sulla soglia di una casa dalle porte completamente aperte.

In programma nei prossimi mesi più di 20 incontri letterari. Quali temi verranno trattati?
I temi saranno diversi, aventi a che fare con l’identità e la luce che l’identità contiene.
Cominceremo con “Dialoghi in città”, in cui la dimensione fisica del luogo viene espressa da due poeti diversissimi attraverso una serie di evocazioni (02.03). Ci sarà poi la grande apertura con Alessandra Carati, che ci racconta una storia in apparenza lontana nel tempo, ovvero una fuga durante la guerra di Jugoslavia, una ragazza che si rifà una vita altrove, diventando una professionista affermata dovendo fare i conti con il proprio pubblico. Una storia ambientata prima degli anni 2000, ma guardando a cosa sta accadendo in Ucraina oggi, possiamo trovare dei paralleli (09.03). Abbiamo poi la ecopoesia di Prisca Agustoni, fresca vincitrice del Premio Svizzero di Letteratura (23.03), la malattia mentale raccontata da Giorgio Boatti (06.04), il silenzio che ritorna a essere parola con Leopoldo Lonati – che torna a scrivere dopo 17 anni di silenzio (20.04). Ci sarà anche la visione disillusa sulla società contemporanea di Francesco Targhetta (05.05), la possibilità della magia e di raccontarci le favole con il “Barone Rampante”, ricordando i 100 anni dalla nascita di Italo Calvino (15.05). Si parlerà di rinascita dopo il terremoto con “Trema la notte” di Nadia Terranova (21.09). Avremo la poesia profondamente sociale di Valerio Magrelli (05.10), e quella ironica di Alessandra Carnaroli, autrice di una raccolta che dissacra l’idea di depressione, malumore, e di non avere una speranza (26.10). La grigionese Jessica Zuan solleciterà più universi, portandoci in luoghi che dobbiamo poter riconoscere nella diversità che rappresentano quando noi li guardiamo; l’incontro sarà moderato da Chasper Pult (09.11).
Abbiamo poi organizzato un bellissimo incontro intitolato “Tutto il mondo che io sono e tu non sai”, in cui affrontiamo la diversità cognitiva: persone che non sono scrittori o poeti, che hanno difficoltà fisiche o ancor più gravi, trovano la possibilità di scrivere ciò che sono, e attraverso la scrittura essere più compresi da noi che altrimenti rifiuteremmo.
Un filo conduttore che attraversa con la luce diversi tipi di luce; laddove c’è ombra, ecco che cerca in qualche maniera di schiarire il buio.

Casa della Letteratura
Casa della Letteratura

Diversi i partner del territorio con cui collaborate. Quali sono le iniziative di quest’anno?
La Casa della Letteratura cerca sin dalla sua apertura di fare più rete possibile, riconoscendo l’importanza di creare una collaborazione costante con altre entità. Una delle collaborazioni più fruttuose è con gli letterari Monte Verità. Collaboriamo anche con Pro Grigioni Italiano Bregaglia e Moesano, con l’Archivio della Diversità Cognitiva, con le Edizioni Svizzere per la Gioventù, con le Lettere dalla Svizzera della Val Poschiavo, con il LongLake durante l’estate – e queste sono le collaborazioni confermate fino a ora, ma nel corso dell’anno i rapporti di interfaccia con le diverse realtà aumentano, strada facendo.

La Casa della Letteratura guarda anche oltre Gottardo, attraverso la rassegna “Cari Vicini” proposta insieme alla Literaturhaus di Zurigo.
L’iniziativa “Cari Vicini” è nata all’interno della Literturhaus di Zurigo nel 2003, con l’intenzione di mettere in dialogo i due opposti del Röstigraben, la parte germanofona e quella francofona. Quando è arrivata la Casa della Letteratura automaticamente si è creato un ponte per creare dei “Cari Vicini” anche con il Ticino. In qualità di unico referente italofono, la Casa della Letteratura presenta nella parte germanofona autori italofoni della Svizzera italiana, e in Ticino autori germanofono, laddove possibile tradotti. La collaborazione ha grande successo, proponendo sguardi particolari solitamente sull’intera produzione di un autore, oppure su un singolo libro che contenga qualcosa di speciale – per esempio, Vincenzo Todisco ha auto-tradotto un libro in italiano, dando spazio a un granello di sabbia nel meccanismo che avrebbe potuto spaccare tutto, e questo non è accaduto.

La Casa della Letteratura promuove anche l’attività di traduzione di nuovi autori svizzeri. Chi sono gli autori del prossimo biennio?
Al momento ci stiamo ancora riflettendo. Sempre sul tema della traduzione avremo in aprile una colazione letteraria con due traduttrici in dialogo: Paola Messori (traduttrice dall’ebraico all’italiano) e Margherita Carbonaro (traduttrice dal tedesco all’italiano). Ci sarà anche l’incontro di “Cari Vicini”, e altri due in via di conferma – se non riusciremo a farli quest’anno, li sposteremo al 2024. La letteratura non ha mai una grande fretta.

La nuova stagione della Casa della Letteratura viene inaugurata il 02.03 dall’incontro con Lia Galli e Andrea Bianchetti.
Tutti gli incontri sono a ingresso libero e gratuito; la prenotazione è consigliata.
Maggiori informazioni: casadellaletteratura.ch

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