Durante il LongLake Festival proporrà ai bambini e alle loro famiglie due laboratori. Il primo è “Mamma Cucù e Papà Cucù”. Di cosa si tratta?
“Mamma Cucù e Papa Cucù” è un laboratorio rivolto ai bambini dai 7 mesi in su, e alle mamme e ai papà che li accompagnano. Il laboratorio prende spunto da una serie di libri editi da La Coccinella per la collana “Bubusettete”, che si ispirano all’omonimo gioco. I libri infatti presentano dei fori in cui i genitori possono “mettere la faccia”; aprendo e chiudendo le pagine, il loro volto scompare e ricompare, trasformandosi nelle varie situazioni raccontate nel libro. Il laboratorio è quindi un grande gioco del cucù collettivo: vi è un grande telo bianco con dei fori, e ai bambini vengono dati pennelli e colori per decorarlo insieme in modo molto libero. I fori sul telo incuriosiscono sempre molto i bambini – ma anche i genitori; si gioca a nascondersi e a ricomparire, facendo insieme il gioco del cucù.
Questo gioco aiuta ad affrontare la paura del distacco. Come?
È un metodo riconosciuto da pedagogisti e psicologi per gestire le prime situazioni di distacco che si creano con la crescita del bambino – da un genitore che si assenta brevemente, alle esperienze all’asilo. Con questo gioco il bambino scopre che la mamma o il papà possono scomparire per qualche momento, ma poi tornano.
Il secondo laboratorio è “Artetonda Arteinsieme”. In cosa consiste?
L’idea per questo laboratorio è nata durante il periodo di confinamento: non potendo stare insieme fisicamente, ho pensato a una attività che permettesse comunque di condividere una esperienza. Inizialmente quindi ho proposto il laboratorio in maniera virtuale, realizzando delle opere insieme a bambini, genitori, ma anche maestre e bibliotecarie: inviavo a ciascuno una porzione di disegno per email, che poi i bambini decoravano e mi inviavano indietro, per poi comporre il tutto in un lavoro finale condiviso. In presenza, questo laboratorio viene ancora meglio: realizzo dei disegni che poi divido in frammenti – frammenti che considerati isolatamente non sono riconoscibili. Dopo che ogni persona decora il suo frammento di disegno, lo inserisce in una struttura pensata apposta per restituire il lavoro nella sua dimensione globale. Ognuno partecipa in modo individuale, con la sua creatività, facendo un lavoro di colore, tempera, carte colorate; io faccio un po’ di regia ma è un lavoro libero dei bambini, che acquista un valore diverso quando faccio notare che il singolo frammento diventa parte di un contesto più grande, un’opera corale.
Durante il laboratorio ci sarà anche un sottofondo musicale. Che tipo di musica verrà proposta?
Porto con me sempre un repertorio di brani, che spaziano dalla musica classica ai Pink Floyd.
La musica ha un ruolo ben preciso. Spesso quando ai bambini (ma anche agli adulti) vengono dati strumenti per disegnare, si pensa subito al soggetto da disegnare, restituendolo sulla carta in base alla propria bravura. L’aspetto più interessante è invece abbandonarsi al gesto pittorico, e la musica aiuta esattamente in questo: lasciarsi andare, muoversi senza pensare troppo a quello che si sta facendo, sciogliere il gesto.
Due laboratori che propongono esperienze da vivere insieme – genitori e bambini, ma anche con altri bambini e le loro famiglie. Come vengono accolti questi inviti?
I bambini sono incuriositi: si tratta infatti di laboratori molto liberi, che vengono presi come un gioco – come deve essere. Sono esperienze da vivere insieme, più che realizzazioni di lavoretti. Poi, certo, queste attività possono essere nelle corde di alcuni bambini, mentre altri si stancano e dopo un po’ vogliono fare altro. Anche i genitori vengono coinvolti e si lasciano andare, partecipando a una attività insolita insieme ai loro bambini, riscoprendo quanto sia bello tornare a giocare.
“Mamma Cucù e Papà Cucù” è il 09.07 alle 16:30 presso il Palazzo dei Congressi, mentre “Artetonda Arteinsieme” è il 10.07 alle 16:30 presso il Palazzo dei Congressi.
Maggiori informazioni: luganoeventi.ch