“Territori di confine, onirici e ancestrali” – Intervista a Roberto Mucchiut

Il 16 novembre all’Asilo Ciani verrà presentato “Sensitive Darkness”, concerto per percussioni e live visuals, ideato e creato da Lugano Percussion Ensemble e dall'artista Roberto Mucchiut, che incontriamo per parlarci del progetto.
31 Ottobre 2023
di Silvia Onorato
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© Roberto Mucchiut, 2015, serie “Muta-menti
© Roberto Mucchiut, 2015, serie “Muta-menti

Come è nato il progetto e chi sono gli artisti che si esibiranno?
Il progetto è nato da una parte dalle mie esperienze di improvvisazione visuale in diversi contesti musicali (elettronica, jazz e contemporanea) e dalla reciproca stima per il nostro lavoro artistico. Il Lugano Percussion Ensemble è un rinomato ensemble di percussioni che si esibisce regolarmente in Europa, negli Stati Uniti e in Asia e crea performance percussive uniche e innovative. Questo progetto ci permette di sperimentare l’unione dei nostri mondi e di creare uno spettacolo unico e inedito.

“Sensitive Darkness” è un concerto per percussioni e live visuals che avviene nell’oscurità. Perché sono stati scelti due stimoli – sia sonoro che visivo? Perché è stata scelta l’oscurità?  
Il buio e la luce sono estremi che non esistono uno senza l’altro. Abbiamo la tendenza ad evitare entrambi… troppa luce ci acceca e il buio assoluto ci terrorizza. Eppure, mai come in questi tempi di grandi trasformazioni e di insicurezza, sentiamo la necessità di riappropriarci dei nostri sensi per evitare di essere definitivamente anestetizzati dai media digitali.
Al buio abbiamo una maggiore sensibilità al suono e alla luce. Lo spettacolo si muove continuamente in questi territori di confine, onirici e ancestrali, permettendo al pubblico di vivere un’esperienza inedita e rigenerativa.

I due stimoli, sonoro e visivo, sono paralleli tra loro? Come sono legati, si tratta di una traduzione del sonoro in immagine?
I due stimoli sono complementari e sinestetici. La parte visuale è creata in tempo reale interagendo con materiali che hanno una diretta relazione con gli strumenti e i materiali utilizzati per creare il suono. Vi è inoltre un’interazione con il suono stesso, utilizzato per elaborare in tempo reale il materiale visuale. Più che una traduzione si tratta quindi di un’interpretazione, di un contrappunto visuale.

Come viene fruito il concerto dal pubblico?
Il progetto vuole esplorare le possibilità di creazione e condivisione di un’esperienza sensoriale che stimoli i processi percettivi, emotivi e cognitivi. Il pubblico sarà quindi accompagnato in un viaggio immersivo tra buio e luce, tra suoni impercettibili e sconosciuti e ritmi ancestrali. Ogni spettatore avrà l’occasione di fare un’esperienza unica e personale.

Qualche tempo fa ha avviato La Cultura, piattaforma per gli operatori culturali. Di cosa si tratta?   
La piattaforma lacultura.pro è uno strumento di lavoro, un portale destinato agli operatori culturali, ad artisti e alle industrie creative di ogni settore. Permette di gestire e di condividere in modo indipendente informazioni legate alle proprie attività (competenze, spazi, materiali e servizi). Funzionalità di ricerca e di comunicazione avanzate completano le funzionalità, rendendolo uno strumento molto potente. Si tratta quindi di un luogo privilegiato per lo scambio di informazioni e di competenze, che favorisce un utilizzo razionale delle risorse presenti sul territorio e che promuove la creazione di opportunità di collaborazione.  

“Sensitive Darkness” è il 16.11 all’Asilo Ciani.
Maggiori informazioni: luganoeventi.ch

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