Intervista a Maria Aguado Cabrera della Fondazione Bally per la Cultura

In occasione della Giornata Mondiale dell’Arte, che ricorre il 15 aprile 2021, abbiamo intervistato Maria Aguado Cabrera, membro del consiglio della Fondazione Bally per la Cultura, che ci parlerà di sfide e progetti legati al mondo artistico della scena ticinese odierna.
15 Aprile 2021
di Manuela Masone
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Installazione Alan Bogana, Premi Artista Bally 2017 nello showroom Bally a Milano
Installazione Alan Bogana, Premi Artista Bally 2017 nello showroom Bally a Milano

La Fondazione Bally offre sostegno agli artisti in Ticino. Quali sono le sfide che dovete affrontare come fondazione e che si pongono agli artisti in questo tempo particolare?
Nonostante la situazione difficile la Fondazione è stata relativamente fortunata in quanto, nonostante la pandemia, nell’autunno 2020 siamo riusciti a festeggiare Gabriela Maria Müller come Artista Bally dell’Anno 2019 al LAC e a presentare la sua mostra personale al MASI Palazzo Reali, ovviamente il tutto in pieno rispetto delle norme sanitarie prescritte delle autorità. Purtroppo però in primavera 2020 non abbiamo potuto esibire l’opera commissionata a Ciriaca+Erre, vincitrice del Premio 2018. Avevamo in programma di presentare l’opera in diverse sedi Bally in Svizzera e all’estero – come già fatto l’anno precedente con Alan Bogana, vincitore dell’edizione 2017 – ma non è stato possibile. Inoltre abbiamo dovuto posticipare un’installazione “site specific” di due premi Bally, che però speriamo di poter presentare presto. Le sfide che abbiamo affrontato si sono in realtà tramutate in opportunità di crescita. Il nostro rapporto con artisti ed istituzioni ne è uscito decisamente rafforzato. Durante l’ultimo anno tanti nuovi progetti sono stati creati, spero davvero di poterne parlare a breve.

Il 15 aprile ricorre la Giornata Mondiale dell’Arte, quali sono le tematiche o i progetti che vi stanno a cuore particolarmente, legati o meno alla situazione che stiamo vivendo?
Il nostro obiettivo principale è di dare visibilità e supporto agli artisti legati al Canton Ticino, ed il Premio Artista Bally è il cuore pulsante della Fondazione. Quest’anno non ha offerto molte possibilità di esporre agli artisti e quindi abbiamo cercato di dar loro visibilità sui social. Ad esempio proprio in queste settimane stiamo pubblicando le immagini degli atelier dei nostri vincitori. Quest’anno oltretutto festeggiamo il nostro quindicesimo anniversario con un catalogo che celebrerà tutti i vincitori passati. La preparazione del catalogo ci ha permesso di lavorare a stretto contatto con i nostri artisti, quindi il distanziamento fisico ci ha avvicinato socialmente. Nel frattempo stiamo anche lavorando ad altri progetti per dare ulteriore visibilità a livello internazionale ai nostri artisti. L’arte è stata a lungo un modo per affrontare tragedie e l’incertezza: in questo periodo nel quale siamo tutti quasi sempre attaccati e confinati allo schermo, ci manca molto l’incontrarsi per vivere e celebrare l’arte in prima persona. Non vedo l’ora di scoprire i progetti sviluppati dagli artisti in questo periodo!

L’arte e la sua fruizione sono spesso considerate un elemento che non rientra nei bisogni essenziali della persona. Quando poi però tutto è venuto a mancare, ci si è resi conto che non è proprio così. Quale ruolo riveste l’arte a livello sociale e per la persona?
L’arte è la massima espressione di creatività, condivisione, cultura ed immaginazione, il tutto da diversi punti di vista. L’arte è inoltre capace di stimolare il pensiero. Ad esempio il tema scelto per il Premio Bally di quest’anno è ‘Sloganismo e sloganismi’: un invito alla riflessione sul complesso rapporto fra il valore artistico di un’opera e i suoi significati, focalizzando l’attenzione sul ruolo della comunicazione all’interno del processo creativo e sulle reciproche contaminazioni, ulteriormente ampliate da fattori esterni che possono influire sull’impulso ideativo. È stato fortuito proporre un tema relativo all’arte che provoca il pensiero in un momento come quello che stiamo vivendo adesso e devo dire che il tema ha avuto un grande riscontro. Gli artisti hanno proposto diversi punti di vista ed in tanti casi si poteva leggere l’influenza della pandemia.

Dal vostro punto di vista, in Ticino quali sono i punti di forza e le criticità legate al sostegno delle realtà artistiche locali?
Il Ticino è stato storicamente una terra di artisti e che accoglie gli artisti. Al Ticino sono legati grandi nomi come Vincenzo Vela, Domenico Fontana, Jean Baptiste Corty, e Jean Arp. Ci sono poi esempi significativi di ciò che il Ticino può offrire agli artisti, come il Monte Verità, che agli inizi del ‘900 attrasse molti artisti internazionali. C’è una vasta offerta culturale in Ticino tramite istituzioni pubbliche ed associazioni private. Molti, come la Fondazione Bally per la Cultura, hanno a cuore il sostegno degli artisti del territorio. Come criticità, menzionerei un ulteriore sforzo necessario per creare più sinergie tra le varie realtà, anche se ogni anno vengono fatti passi in avanti in questo senso.

www.fondazionebally.ch

Didascalie:

Installazione Alan Bogana, Premio Artista Bally 2017 nello showroom Bally a Milano
The Bally Stimmen
2019
Installation; three lightboxes, digital print on acrylic glass
150 x 150 x 19cm; 160 x 100 x 19 cm; 140 x 80 x 10 cm
Edition of 3 + 1EC + 1AP
Showroom Bally, Milano, Italy
Fondazione Bally per la Cultura Collection
Photo courtesy Bally

Gabriela Maria Müller, Premio Artista Bally 2019, cerimonia premiazione al LAC, davanti a
Cœurs sacrés
2018 – 2019
Elm seeds, voile, iron and wood frame
260 x 260 cm
Photo by Egle Berruti

Ciriaca + Erre
Suspended Catharsis
Video 360° installation
2014 – 2020
Painting acrylic and resin on canvas 200 x 200 cm, black circular sensorial carpet Ø 180 cm, idropol 360; video 360° virtual reality
Photo by Egle Berruti

Cerimonia premiazione al LAC. On. Borradori, Maria Aguado Cabrera / (Direttrice Fondazione Bally), Nicolas Girotto (Presidente Fondazione Bally), Cirriaca+Erre (Premio Artista Bally 2018

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