A inaugurare la nuova stagione il 2 settembre è l’opera, con “La Traviata”, produzione del LAC la cui regia è firmata da Carmelo Rifici, accompagnato dal Maestro Markus Poschner alla guida dell’Orchestra della Svizzera italiana e dal Coro della Radiotelevisione svizzera (02.09, con repliche il 04, 06, 08.09). Oltre all’opera, il LAC continua la sua attività produttiva, presentando 13 nuove produzioni e 3 riprese. Tra i lavori (co)prodotti in debutto, “Processo Galileo” per la regia di Carmelo Rifici e Andrea De Rosa (08 – 09.11), “La dodicesima notte (o quello che volete)” di Shakespeare con la regia di Giovanni Ortoleva (28.02 – 01.03), “Au bord” diretto da Valentino Villa e interpretato da Monica Piseddu (02 e 03.12), e “Calderón” di Pasolini messo in scena da Fabio Condemi (22 e 23.11). Inoltre, dopo il successo della scorsa stagione, tornano “Nuda” della Compagnia Finzi Pasca (17 e 18, 22 e 23.09), “Eutopia” di Trickster-p (22 e 26.03), e lo spettacolo in realtà virtuale “Nel mezzo dell’Inferno” di Fabrizio Pallara (19 – 27.11).
La stagione teatrale presenta un cartellone variegato che va dalla grande prosa agli spettacoli di intrattenimento. A calcare il palco della Sala Teatro saranno i maggiori protagonisti della scena teatrale, molti dei quali per la prima volta al LAC: Elio Germano (15 e 16.10), Gioele Dix (13 e 14.12), Filippo Dini (21 e 22.12), Gabriele Lavia (24 e 25.01), Stefano Accorsi (02 – 05.02), Laura Marinoni ed Elisabetta Pozzi (14 e 15.02), Lella Costa ed Elia Schilton (18 e 19.03), Paolo Pierobon (05 e 06.04), Maria Paiato e Mariangela Granelli (25 e 26.04); consueto spazio verrà dato alla comicità, con i Legnanesi (28 – 30.04) e Teresa Mannino (28 e 29.01).
Anche quest’anno, il LAC rivolge particolare attenzione alla danza, proponendo i migliori lavori dei grandi ensemble internazionali, tra cui la Dresden Frankfurt Company diretta da Jacopo Godani (22.10), il ritorno di Hervé Koubi (19.11), il Ballet Preljocaj con il suo “Lago dei cigni ” (09 e 10.12), il Ballet de Lorraine (21.01), e la celeberrima compagnia israeliana Batsheva Dance Company guidata da Ohad Naharin (02.04).
Attento al talento dei giovani artisti e ai linguaggi del contemporaneo, il LAC propone alcuni appuntamenti della stagione sul palco della Sala Teatro e al Teatro Foce, due spazi intimi che avvicinano pubblico e performer; spettacoli di teatro e danza caratterizzati da una pluralità di linguaggi e voci, dalla parola al corpo. Accanto a compagnie consolidate della scena contemporanea nazionale e internazionale, si alternano realtà teatrali emergenti: da Milo Rau (13 e 14.01) a Manuela Infante (08.10), dalla Compagnia Fanny & Alexander (29.11) alla Compagnia Abbondanza Bertoni (03.05), da Alexandra Bachzetsis (28.09) a Lorena Dozio (04.03); dal Collettivo Treppenwitz (30.09 – 01.10) a Trickster-p (22 – 26.03), da AiEP (18.01) a Marco D’Agostin (14.02), da Alessandro Sciarroni (12.03) a Chiara Bersani (27.04), senza dimenticare Tommaso Giacopini (24 e 25.03), Catherine Bertoni de Laet (10 e 11.10), Francesca Sproccati (25 – 30.10). La stagione del LAC è arricchita e completata dalla programmazione di grandi concerti, musical spettacolari e recital. Tra i protagonisti, il cantautore italo-inglese Jack Savoretti (16.12), il celebre “menestrello” della canzone italiana Angelo Branduardi (23.10), Massimo Ranieri (17.03) e il ritorno della talentuosa Noa (26.01). Grandi titoli anche per i musical, da “La spada nella roccia” della Compagnia delle Formiche (27 e 28.12), a “Lazarus”, opera-rock scritta da David Bowie e Enda Walsh di cui è protagonista Manuel Agnelli (18 – 20.05).
Ampio spazio nel programma sarà dedicato al tema che dà il titolo alla stagione, ¨La luce dell’ombra”, ovvero il rapporto tra arti sceniche e scienza: un articolato focus di attenzione ne suggerisce il percorso, tra prosa, musica e letture. Il già citato “Processo Galileo”, scritto da Angela Dematté e Fabrizio Sinisi con la regia di Carmelo Rifici e Andrea De Rosa, si confronta con il pensiero del grande scienziato fiorentino che con il suo metodo diede origine ad una evoluzione dell’apparato tecnico scientifico che non sembra conoscere limiti (08 – 09.11); “Corpomemory” di AiEP è un lavoro in cui la coreografa Ariella Vidach, insieme a Claudio Prati, indaga la permeabilità del corpo attraverso i media (18.01); “Feeling Science” – un esperimento teatrale ideato da Angela Dematté e Simona Gonella, di cui sono protagoniste nove scienziate, si interroga su cosa accade se il linguaggio scientifico e quello politico si incontrano nel rito del teatro attraverso i corpi femminili (data da definire). Sarà possibile rivedere “Scienza”, conversazione tra Fabiola Gianotti, direttrice del CERN di Ginevra, e lo scrittore Paolo Giordano (novembre). Nel centenario della sua nascita, LuganoMusica dedica un percorso di ascolto al compositore ungherese György Ligeti: il Quartetto Diotima è il protagonista di un concerto intitolato “Romanticismo e nuova musica” (11.02). Sempre in collaborazione con LuganoMusica, per la serie EAR Electro Acustic Room, vedremo “Cenere”, un lavoro di ascolto diretto e composto da Nadir Vassena e scritto da Fabio Pusterla (10.03). Igor Horvat cura un ciclo di letture di approfondimento sul tema, tra letteratura e scienza (date da definire).
Infine, il cartellone della nuova stagione offre spettacoli per un pubblico giovane così come per tutta la famiglia, grazie all’attività del settore Mediazione culturale maggiormente conosciuta come LAC edu e all’ormai storica collaborazione con il Teatro Pan per la rassegna Senza confini pensata per i più piccoli e per le scuole. Tra i titoli da menzionare, “Le milieu” della coreografa svizzera Valentine Paley (06.10), la mostra-spettacolo itinerante “2071” di Duncan Macmillan e Chris Rapley (13 – 15.10), e il grande ritorno del poetico, universale e senza tempo “Slava’s Snowshow” (22 – 26.03).
La stagione 2022/2023 del LAC inizia a settembre con “La Traviata”.
Prevendita, abbonamenti e maggiori informazioni: luganolac.ch