“Nel mondo dell’arte non esiste giusto, sbagliato o un modo migliore per fare qualcosa” – Intervista ad Athina Sanvido, studentessa d’arte

Oggi conosciamo Athina, studentessa di Storia dell’Arte ed Economia Aziendale a Zurigo. Come mostra il suo percorso di studi e precedenti esperienze, è un’appassionata d’arte a tuttotondo: insieme a lei, andiamo a scoprire la città dal punto di vista culturale.
11 Gennaio 2022
di Vittoria Venturini
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Ciao Athina. Inizio con il ringraziarti per esserti sottoposta all’intervista. Ho deciso di porti delle domande al fine di conoscerti e avere un punto di vista giovanile e all’avanguardia sull’arte, anche quella presente nella città di Lugano.

Parto chiedendoti di spiegarmi, in breve, il tuo percorso di studi…
Tutto il mio percorso di studi è stato eseguito a Lugano e, durante il periodo della Scuola Media, ho praticato la danza classica e moderna a livello agonistico. Quest’ultima mi ha portato a viaggiare per fare concorsi a livello internazionale a New York, Parigi e Berlino. Dopo queste esperienze, sono stata ingaggiata dall’Accademia di Danza di Zurigo, abbandonando, così, la scuola per dedicarmi completamente a questa disciplina. Scelta che, dopo due anni, ho cambiato perché ho capito non essere la mia strada in quanto volevo continuare a studiare. Ho quindi fatto ritorno a Lugano, al fine di frequentare il Liceo. Terminato il percorso di studi, mi sono iscritta al corso di laurea in Storia dell’Arte e Economia Aziendale a Zurigo.
Durante i miei studi universitari ho sempre sfruttato i mesi di vacanza tra un semestre e l’altro in modo produttivo: facendo internship per diverse gallerie d’arte e musei e frequentando corsi di specializzazione e arricchimento personale all’estero.

Dalla danza alla laurea in Storia dell’Arte ed Economia Aziendale: si può dire che l’arte ha sempre fatto parte della tua vita. Da dove deriva questa passione?
La passione nasce da piccola, quando i miei genitori mi hanno dato l’opportunità di avvicinarmi al mondo dell’arte in tutte le sue forme, portandomi a teatri, balletti, musei o iscrivendomi ad alcuni atelier. Sono sempre stata immersa in questo mondo, tanto che a tutt’oggi si riflette nel mio percorso di studi e in quello professionale.

Nello specifico, che tipo di arte ti affascina maggiormente?
Nonostante sia appassionata all’arte a 360 gradi, trovo che le arti visive e la storia dell’arte siano quelle che più mi appassionano. Ad oggi, il mio interesse principale è rivolto all’arte contemporanea.

Dal tuo punto di vista, Lugano si presta bene all’arricchimento del patrimonio culturale?
Sono una grande sostenitrice delle attività intraprese dalla Città di Lugano nonostante riconosca che ci siano dei limiti. Trovo, comunque, che stiano facendo un grandissimo lavoro e sono dunque convinta che nei prossimi anni sarà sempre meglio in quanto ci sono persone fantastiche, appassionate di arte, che si stanno impegnando a portare qualcosa di bello ed importante anche in una piccola città come la nostra!

Per un’esperta e appassionata come te, ti sentiresti sicura nel costruire un futuro in questo ambito nel nostro Cantone?
Per costruire un futuro a Lugano, c’è la necessità di andare altrove, sia in Svizzera che all’estero. Poi, una volta che una persona ha fatto determinate esperienze ed acquisito conoscenze, può tornare in città e trovare delle opportunità, facendo cose molto belle. Credo che, per iniziare, risulti un luogo troppo piccolo per poter avere la possibilità di apprendere tutto quello che è ritenuto necessario per costruire una carriera lavorativa nell’ambito dell’arte.

Mostra più entusiasmante visitata a Lugano?
Nicolas Party. Si tratta di un artista Svizzero-Francese che ha riscontrato grandissimo successo anche a livello internazionale. Nella sua arte contemporanea unisce la storia dell’arte, l’architettura, e la Street art.

Opera d’arte preferita e perché?
Per quanto attiene l’arte contemporanea al momento non ho un artista favorito; viceversa, nell’arte moderna, per quanto possa risultare banale e scontato, è Mark Rothko, prediligendo le sue opere attorno agli anni ’60. Non smettono mai di emozionarmi!

Se ti fosse data l’opportunità, dove ti trasferiresti e cosa faresti?
In realtà è ciò che sto cercando di progettare: per i prossimi anni vorrei viaggiare in modo intelligente, ovvero trasferendomi all’estero per fare altri corsi universitari ed esperienze lavorative, al fine di poter conoscere al meglio il mondo dell’arte e tutto ciò che racchiude, in Europa, America e Asia. Ho sempre studiato molte lingue al fine di riuscire a creare legami con più culture possibile. Come prima tappa del mio progetto, a settembre mi sono trasferita a Parigi, dove sto imparando la lingua e svolgendo uno stage.

Descriviti con tre aggettivi…
Determinata, curiosa, positiva.

Qual è la tua idea di perfezione?
Non credo nella perfezione. Soprattutto nel mondo dell’arte non esiste giusto, sbagliato o un modo migliore per fare qualcosa. È un concetto che, a mio parere, non esiste e che ho sempre cercato di seguire soprattutto negli anni in cui facevo danza classica in Accademia. Ora come ora non considero la perfezione come un obiettivo o qualcosa da cercare di raggiungere a tutti i costi.

Cosa ti senti di dire alle persone che vorrebbero intraprendere il tuo stesso percorso, ma non lo fanno per paura di non avere successo e/o lavoro garantito?
Io stessa ho appena iniziato, quindi non so se avrò successo e raggiungerò mai il lavoro dei miei sogni. L’unica cosa che mi sento di dire è che ho scelto questa strada perché è la mia passione e sono convinta che se si fanno le cose con passione, si riescono a raggiungere degli ottimi risultati e di conseguenza, si avranno maggiori possibilità ed opportunità. Il tutto, chiaramente, rimane ad oggi un mistero anche per me!

Quando cammini nelle vie di Lugano, cosa tendi a notare particolarmente?
Avendo vissuto tanti anni a Zurigo, quando torno a Lugano noto ancora di più la sua bellezza. Cerco spesso di soffermarmi sui dettagli dei palazzi più storici che, precedentemente, tendevo a non notare nella quotidianità. Inoltre, si può dire che Lugano è un museo all’aria aperta perché ci sono moltissime opere, a cominciare dalla zona del LAC fino ad arrivare al Parco Ciani. È un luogo che permette di poter osservare l’arte a cielo aperto.

Frase motivazionale?
“Non tutti i mali vengono per nuocere”. Purtroppo non possiamo evitare che le cose brutte accadano, ma dobbiamo vedere il lato positivo in esse ed essere in grado di creare nuove opportunità.

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